Riforma revisione: chilometri “reali” per le auto usate

Riforma revisione: chilometri “reali” per le auto usate
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Il chilometraggio sarà riportato nel certificato di revisione. Una misura per contrastare il malcostume dello "schilometraggio"
24 aprile 2017

Punti chiave

Entro il 20 maggio 2017 l'Italia dovrà recepire la direttiva europea 2014/45 che regola la revisione periodica delle auto. Nella disposizione, che dovrà essere operativa dal 20 maggio 2018, è contenuta un'importante novità che renderà la vita più difficile a quei venditori furbi che sottraggono chilometri ad un'auto usata al fine di venderla ad un prezzo più caro.

Il chilometraggio al momento dell'ultima revisione infatti sarà riportato in un apposito certificato, battezzato “certificato di revisione”, che attesterà non solo lo stato del veicolo, ma anche tutta una serie di dati scaturiti dal controllo periodico obbligatorio per legge.

Ciò renderà più difficile ricorrere al cosiddetto “schilometraggio”, perché per il compratore sarà più facile risalire ai chilometri percorsi al momento dell'ultima revisione. Oggi tale controllo è possibile anche grazie al Portale dell'Automobilista, che attraverso un archivio pubblico accessibile senza password (a questo link) permette di conoscere l'ultimo chilometraggio rilevato dall'operatore all'ultima revisione.

Comunque sia, va notato che un venditore intenzionato a commettere una frode potrebbe comunque diminuire i chilometri percorsi prima del controllo in officina.

A non cambiare sarà la frequenza della revisione: la prima rimarrà a 4 anni dalla prima immatricolazione, mentre le successive dovranno essere effettuate ogni 2 anni.

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