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Annunciata come manovra indispensabile a razionalizzare e semplificare l'enorme mole di tasse che gravano sulle tasche degli italiani, la legge delega sulla riforma fiscale che il Governo Draghi intende condurre in porto riguarderà diverse imposte, con l'obiettivo di eliminare tutte quelle che comportano soltanto maggiori costi di gestione a carico dell’Erario e che non generano al contempo alcun beneficio in termini di gettito in entrata.
Interessato al provvedimento, insieme a norme relative alle tasse di laurea, marche da bollo per passaporti, addizionali sui canoni d'acqua pubblica, dovrebbe essere anche il superbollo auto, la cui funzione in termini di erogazione di liquidità per le casse pubbliche è ormai residuale e che quindi potrebbe presto diventare solo un vecchio ricordo.
«La prossima riforma fiscale - argomenta Ernesto Maria Ruffini, direttore dell’Agenzia delle Entrate - è destinata ad eliminare tutta una serie di tributi che comportano molti adempimenti per i contribuenti e poche entrate per lo Stato: eliminando una serie di balzelli avremmo una vita più semplice noi in Agenzia e soprattutto i contribuenti non saranno più obbligati a corse a ostacoli per rispettare le tante scadenze in calendario».
l lavoro di revisione del sistema tributario non sarà per breve e certamente richiederà alcuni mesi: la misura potrebbe portare «all’abolizione di circa una ventina di micro-tributi, che andranno valutati caso per caso», come spiega Luigi Marattin, presidente della Commissione Finanze della Camera.
Per lo Stato l’operazione varrà circa 250 milioni di euro, a seconda delle micro-tasse e imposte abolite e le perdite stimate potrebbero essere così ripartite: 152 milioni su undici imposte erariali, 91 milioni su sette imposte regionali e 10 milioni su tre imposte comunali; tali perdite fiscali, come già indicato all’interno della legge delega, verranno compensate e quindi recuperate, all’interno della stessa riforma.