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Che danno può essere lo Smartphone dentro a un abitacolo automobilistico, quanta distrazione per le persone al volante che lo usano. Eppure, montagne di risorse vengono messe dalle Case per migliorare i dispositivi sicurezza dinamici, altrettante dagli enti sovranazionali per le campagne sicurezza. Poco da fare: l’uomo al volante è artefice del suo destino e, sfiga vuole, senza accorgersene a volte anche di quello degli altri.
Auto piena dei migliori ADAS? Ben venga, ma il danno che può fare l’automobilista distratto riesce ancora a essere superiore. Finché le auto a guida autonoma non ci preserveranno dagli incidenti, sognando l’utopico Target 0 che piace agli svedesi di Volvo, dobbiamo fare i conti con i pirla nostrani che mettono più attenzione nel display del loro telefonino, tenendolo in mano, piuttosto che alla strada.
A Roma si discute come limitare questo malcostume, puntando però sul concetto della distrazione, più che del telefono cellulare stesso! In ballo la riforma del Codice della Strada, ne parlano alla commissione Trasporti, la criticano molte associazioni come Codacons e UNC.
Il concetto ventilato a Palazzo è quello di sanzionare meglio le distrazioni con una norma chiara, senza margine alle interpretazioni e quindi sanzioni insindacabili. Facile scriverla? Pare di no, se siamo ancora qui a parlarne. Una bozza proposta dalla maggioranza prevede multe per chi usi i dispositivi mentre guida, ma non ancora bene il come distinguere l'uso distraente dei dispositivi. Che sia Smartphone, PC portatile, Notebook, Tablet o altro, gli importi sono seri: da 160 a 1.700 euro circa, con sospensione patente fino a 2 mesi (poi aumentabile se "beccati" due volte).
Il Codacons, l’ASAPS e l'Unione Nazionale Consumatori ricordano come l'utilizzo del telefonino alla guida sia sempre da sanzionare, senza far differenze tra social network o mappa stradale. In effetti il tiro dovrà essere corretto, per evitare difficoltà agli agenti (capire se un Tablet è in uso per funzione navigatore o social) e ricorsi.
Al momento, da buoni italiani, siamo ancora in una fase tropo fumosa per questa dovuta riforma del Codice della Strada, attesa mentre le multe date nei nostri capoluoghi (della Polizia Municipale) per violazioni dell'art. 173 CdS (vecchio divieto per apparecchi radiotelefonici e cuffie sonore, salvi i vivavoce che non richiedono l'uso delle mani) sono meno dell’1% nel calderone di tutte le sanzioni. Tutto a posto?