Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Richard Hammond è tornato, e questa volta veste i panni del giudice severo. Nel suo ultimo video, l’ex volto di Top Gear e The Grand Tour prende di mira alcuni dei progetti più famosi – e discutibili – degli youtuber che popolano il mondo dell’automotive fai-da-te. Il format è semplice: si chiama “Youtuber Roast” e consiste nel passare in rassegna restauri estremi, tuning borderline e imprese al limite del surreale, con il suo tipico tono ironico ma tagliente.
Il primo colpo va a Freddy “Tavarish”, noto per recuperare supercar incidentate. Stavolta ha speso 575.000 dollari per una McLaren P1 distrutta, intenzionato a rimetterla su strada senza l’ibrido originale e con un V8 potenziato oltre i 1.000 cavalli. L’obiettivo? Raggiungere i 250 mph. Hammond è netto: “Se ci riesci sarà la più veloce… ma non sarà più una P1. Ne avrà solo la forma, ma non l’anima”. Per lui, la vera magia della P1 era proprio nell’equilibrio sofisticato tra motore termico ed elettrico, non solo nella carrozzeria affilata.
Si passa poi alla Ferrari 360 acquistata da Alex, famosa solo per essere apparsa in un vecchio DVD di Jeremy Clarkson. Il problema? È stata anche schiantata da un rapinatore e ricostruita a partire da un pianale recuperato… in una discarica. Hammond non è tenero: “Nemmeno da nuova era una Ferrari interessante. Ora è un rottame con un passato discutibile”.
Anche Adam LZ finisce sotto accusa per la sua Subaru WRX STI da rally: un’auto da corsa sì, ma già colpevole di aver spedito il copilota all’ospedale dopo un salto preso troppo velocemente. “Una combinazione pericolosa: tu e quella macchina insieme. Parcheggiala e dimenticala”, è il consiglio non richiesto.
Non poteva mancare il disastro Viper: sempre Adam LZ, questa volta con una Dodge Viper V10 rovinata da un “money shift” (sbaglio nella cambiata) proprio sulla strada verso un evento live. Hammond ammette di aver amato quel modello, ma lo stronca così: “Sembra una supercar, ma sotto è un camion. E tu l’hai rovinata”.
E poi ci sono i ragazzi di TDC – Top Dead Center, che hanno cercato di costruire l’auto da 150 mph più economica. Come? Comprando e modificando una Opel Zafira GSI con motore Ford. Il verdetto è implacabile: “Avete messo 15.000 sterline in una Zafira. Potevate comprarvi una penna Montblanc o milioni di caramelle. Ma no, avete scelto questo disastro”.
Il video di Hammond non è solo una carrellata di sarcasmo: è una critica lucida ai limiti della passione meccanica su YouTube. Dietro ogni progetto apparentemente eroico si nasconde il rischio di snaturare auto iconiche, di inseguire numeri e like a scapito della sostanza.
“Se nessuno voleva quelle auto, forse c’era un motivo”, chiude Hammond, riferendosi ai modelli più assurdi recuperati con entusiasmo dagli youtuber. A volte, la ruggine andrebbe lasciata dov’è.