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Grazie alla collaborazione con Studio 397, il nostro simdriver ha potuto testare la Norma M30 LMP3 inclusa nell'endurance pack rilasciato dagli sviluppatori di rFactor2.
Dopo la recensione della Bmw M8 GTE a Misano, la prova della Chevrolet Corvette C7R GTE e il primo test della Porsche 911 RSR, abbiamo scelto il circuito di Road America come sede della nostra prova, un tracciato che ci ha permesso di apprezzare le potenzialità di questo prototipo "entry level".
La vettura è il risultato di ben 18 mesi di lavoro in CFD (Fluidodinamica computazionale) dello studio design Norma, in collaborazione con l'italianissimo Tatuus Design Office. Assemblata dal costruttore francese Norma Auto Concept, ha partecipato e vinto la Michelin Le Mans Cup nel 2017 con il team DKR Engineering.
La Norma M30 LMP3 è spinta da un propulsore 5.0 V8 Nissan VK50 aspirato in grado di erogare 420 CV e 550 Nm di coppia ma, il vero upgrade rispetto alla categoria GTE, non risiede nella potenza bruta del motore. L'aerodinamica migliorata e il peso ridotto (900 kg) rendono questo prototipo molto difficile da interpretare, specialmente dopo avere provato le vetture GT.
Telaio monoscocca in carbonio, motore centrale e trazione posteriore rendono la Norma M30 LMP3 una vera lama tra le curve di un circuito medio/veloce come Road America; la guida, rispetto ad una GTE, cambia radicalmente.
Fin dai primi metri ci si accorge che la potenza a disposizione è inferiore alle GT ma, appena si preme il pedale del freno e si affrontano curve a medio/alta percorrenza, il prototipo tira fuori gli artigli; pur utilizzando l'assetto originale si stacca forte e profondo (complice anche il peso della vettura) e, a patto di non esagerare, il trailbraking sarà così naturale e semplice da eseguire anche per i simdriver meno esperti (dopo un discreto allenamento).
L'upgrade aerodinamico si nota particolarmente solo agendo sul setup della vettura tuttavia, anche con assetto originale, può succedere di trovarvi a centro curva e avere ancora del grip residuo per stringere la traiettoria. E' necessario quindi familiarizzare con le doti tecniche della vettura prima di focalizzarsi su eventuali giri veloci.
Nei circuiti lenti e molto guidati la Norma M30 soffre, essenzialmente lavora al 50% delle sue possibilità; invece, nei circuiti con lunghi rettilinei, non si superano mai i 280 km/h di velocità di punta e può accadere di essere sopravanzati dalle vetture GT.
Se volete apprezzare al massimo le doti di questa LMP3 vi consigliamo di provarla sul circuito di Spa Francorchamps.
La categoria LMP3 è la entry level del mondo prototipi di rFactor 2 e il modello di guida non è molto intuitivo per i primi giri. Difetti della vettura? Nessuno.
Pur non offrendo sovrasterzi incredibili ed affidandosi spesso alle capacità aerodinamiche della vettura, guidare la Norma M30 vi pone di fronte ad una serie di sfide: guidare puliti, cambiare i vostri punti di riferimento in staccata e decidere quando aprire il gas senza mai rilasciarlo. Davvero notevole il sonoro abbinato alle cambiate di marcia, assomigliano a delle vere fucilate!
Unico neo riguarda l'implementazione da parte di Studio 397 dell'ABS e del TC: nella realtà non sono presenti sul prototipo e, guidare con l'ausilio degli aiuti, renderà si la vostra esperienza più "semplice" ma meno soddisfacente e realistica. Probabilmente la scelta del team di sviluppo è stata dettata dalla decisione di rendere più user friendly la vettura quando si corre con condizioni meteo avverse.
Voto finale: 8,5
Per il prossimo test si passa di categoria con la Oreca 07 LMP2.