REPower EU, nuovo piano energetico per l'Unione

REPower EU, nuovo piano energetico per l'Unione
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Guidare la transizione climatica dei prossimi anni, riducendo subito la dipendenza dalle fonti fossili russe: e anche per le auto ci sono importanti novità
20 maggio 2022

Basteranno 300 miliardi euro (225 da finanziamenti, 75 da prestiti) per dire addio per sempre in cinque anni alla dipendenza energetica da Mosca?

È la grande scommessa di REPower EU, la strategia ideata dalla Commissione Europea, che punta a recidere il cordone ombelicale con le fonti fossili russe attraverso tre asset principali.

Dotarsi di una propria infrastruttura per il gas e trovare nuovi fornitori, innalzare ulteriormente i target al 2030 per le rinnovabili, passandoli dal 40 al 45%, e accelerare sul versante dell’efficienza energetica, in crescita a sua volta dal 9 al 13%. 

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Diretta conseguenza della crisi in Ucraina, con Mosca che usa la minaccia del taglio delle forniture di gas all'Europa come ritorsione alle sanzioni economiche decise contro l'invasore russo, il piano non solo cerca soluzioni immediate per trovare un'alternativa al 40% del gas naturale utilizzato dall’Unione europea che oggi proviene dalla Russia e che domani chissà, ma punta, ripetendo le parole della Presidente Ursula von der Leyen, REPower «ad un nuovo livello di ambizione, aiutando l’intera Unione Europea a risparmiare energia, rendendo più facile l’abbandono delle fonti fissili e favorendo l’avviamento di investimenti su una nuova scala».

Tra i settori interessati dal piano, c'è ovviamente quello della mobilità, ad iniziare dalla lotta più serrate alle emissioni di CO2 consistente nel puntare sull'avvento di nuovi veicoli elettrici e sul rafforzamento dell'ETS (il sistema di scambio di quote di emissione), rivisto ed aggiornato per proposto per il trasporto su strada.

Il rapporto parla chiaro: “I combustibili fossili utilizzati nei trasporti rappresentano 288 milioni di tonnellate di petrolio all'anno, ed il trasporto su strada dipende al 93% da tale fonte energetica, mentre quello ferroviario è al 23%; inoltre, circa il 25% degli spostamenti con autovetture si svolge nell'ambiente della mobilità urbana. Pertanto, i settori chiave per significativi risparmi a breve termine, oltre a quelli del riscaldamento nelle abitazioni e dei servizi, sono quelli di trasporti e mobilità: le azioni immediate per ottenere riduzioni del consumo di petrolio sono la restrizione all'uso di auto private e del trasporto aereo, nonché una guida più efficiente per i camion“.

Ancora, REPower EU suggerisce azioni concrete, come la riduzione della velocità massima in autostrada, campagne a favore della mobilità a piedi ed in bicicletta, per i trasporti pubblici e la micromobilità in aree urbane, partendo dal presupposto che sono i gesti singoli, moltiplicati per milioni di abitanti, a fare massa critica e quindi determinare effettivi cambiamenti e positivi risultati agli sforzi per un ambiente migliore.

Tra gli inviti ai Governi, ci sono quello di continuare nel supporto pubblico continuo ed esteso per l'acquisto di veicoli sostenibili; investimenti in infrastrutture di ricarica e rifornimento accessibili a tutti; sostegno alla realizzazione di infrastrutture di ricarica private (in abitazioni, uffici e imprese) con agevolazioni o incentivi fiscali; investimenti in infrastrutture di trasporto pubblico a emissioni zero per ridurre l'uso delle auto private (metropolitana, tram, metropolitane, filobus); definire zone a velocità ridotta nelle aree urbane e zone senza auto per facilitare la mobilità dolce; riduzione del prezzo del trasporto pubblico e ferroviario; supporto per il bike sharing gratuito e altre soluzioni di micromobilità; incentivo all'acquisto di biciclette tramite sussidi o riduzioni di tasse ed IVA; premiare i dipendenti che usano i mezzi pubblici o le modalità attive per recarsi al lavoro; investire in nuove piste ciclabili dentro e intorno le città; incentivare le consegne dell'ultimo miglio con bici  o veicoli elettrici; possibilità di viaggiare sui mezzi pubblici (treno, metro) con la bicicletta; organizzare giornate senza auto nelle città; prevedere sistemi di tariffazione modulata per ridurre la congestione nelle ore di punta.

Tanti spunti interessanti ed idee brillanti: ci sarà qualcuno capace di metterle in pratica?
 

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