Renault punta tutto sull’ibrido e l'elettrico: niente più PHEV dopo la Rafale

Renault punta tutto sull’ibrido e l'elettrico: niente più PHEV dopo la Rafale
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Renault ha deciso di scommettere in modo deciso sui motori ibridi completi (full-hybrid) come soluzione di transizione verso l’elettrico puro, abbandonando quasi del tutto l’ibrido plug-in
28 gennaio 2025

Fabrice Cambolive, CEO di Renault, ha spiegato ad Autocar che questa strategia risponde ai limiti di utilizzo e di packaging che caratterizzano le PHEV, a differenza dei full-hybrid, più semplici e intuitivi. "Tre o quattro anni fa non era ovvio scegliere tra mild-hybrid, full-hybrid, plug-in hybrid o EV puro", ha dichiarato Cambolive. "Abbiamo deciso di puntare sull’ibrido completo perché è il modo più semplice per avere auto a basso consumo e preparare i clienti all’elettrico".

L’unico modello PHEV rimasto in gamma è la Rafale E-Tech 4x4, che unisce un motore a benzina a tre cilindri da 1.2 litri a tre motori elettrici: uno su ciascun asse e uno starter-generator nella trasmissione. Il pacco batterie da 22 kWh garantisce 66 km di autonomia elettrica (WLTP), mentre la combinazione di serbatoio pieno e batteria carica consente di percorrere fino a 965 km di autonomia.

Una particolarità del sistema della Rafale è che continua a beneficiare dell’assistenza elettrica anche quando la batteria di trazione è scarica, una caratteristica che Cambolive definisce “un ibrido plug-in, ibrido”. Questo sistema garantisce alta efficienza in città, migliori prestazioni in termini di coppia e accelerazione, e un consumo energetico costante anche a batteria esaurita, superando uno dei principali limiti degli ibridi plug-in tradizionali.

Nonostante la Rafale sia stata sviluppata a partire dal sistema ibrido completo già presente in altri modelli Renault, Cambolive ha chiarito che non è prevista l’estensione di questa tecnologia ad altre vetture. "La Rafale ha un’impronta abbastanza grande da sfruttare al meglio questa configurazione multi-energia", ha affermato. Per modelli più piccoli come la Captur o la Scenic, Renault ritiene che un sistema full-hybrid sia più che sufficiente, oppure che la scelta ideale sia direttamente l’elettrico.

"Quando si scende nei segmenti inferiori, se non puoi permetterti di caricare l’auto, hai una soluzione full-hybrid che è più che adeguata. Altrimenti si passa all’elettrico", ha spiegato Cambolive, aggiungendo che i PHEV offrono vantaggi principalmente nei veicoli di grandi dimensioni, dove c’è spazio per serbatoi e motori aggiuntivi.

Cambolive ha lasciato intendere che Renault si concentrerà sempre di più sull’elettrificazione, con una combinazione di full-hybrid e le 100% elettriche. Questo getta dubbi sul futuro dei modelli a combustione interna pura, come la Clio, soprattutto con l’introduzione della prossima generazione prevista per il 2026.

"La ibridizzazione delle auto di segmento B sta diventando sempre più interessante", ha detto Cambolive, sottolineando che il calo dei prezzi delle batterie, l’aumento delle tasse sulle auto a combustione interna e i valori residui più alti delle vetture elettrificate stanno rendendo i modelli ICE sempre meno competitivi.

 

 

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