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Renault prova a fare chiarezza circa il polverone alzatosi attorno al suo nome nelle ultime ore. La casa francese, in un comunicato stampa da poco diffuso, afferma di sentirsi in pace con la propria coscienza, senza avere nulla da nascondere al pubblico.
“Dopo quanto emerso nell'indagine dell'EPA ai danni del Gruppo Volkswagen – si legge nel comunicato – una commissione di controllo indipendente è stata creata dal Governo francese. Lo scopo di tale organo è di verificare che anche i costruttori del nostro paese non abbiano installato dispositivi simili a quello della multinazionale tedesca. Per questa ragione, la UTAC – l'autorità per le omologazioni francesi che ha ricevuto l'incarico dal Ministero competente - sta testando 100 veicoli in commercio in Francia, tra cui 25 Renault.”
“La DGEC, alle dipendenze del Ministero dell'Ecologia, Sviluppo Sostenibile ed Energia, conferma che non è stata riscontrata alcuna presenza di software manomessi nelle nostre vetture, il che è una buona notizia. I test dell'organo competente sono il modo migliore per trovare soluzioni alternative alle attuali soluzioni di mobilità, via che la nostra azienda ha già iniziato a percorrere con il Renault Emissions Plan.”
“La DGCCRF ha deciso di recuperare del materiale presso le nostre sedi di Lardy ed il Centro tecnologico di Guyancourt. Renault sta cooperando pienamente con la commissione tecnica indipendente” conclude il comunicato.