Renault investe 28 milioni di Euro sui veicoli elettrici

Renault investe 28 milioni di Euro sui veicoli elettrici
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Il brand della Losanga ha investito 28 milioni di Euro nel centro prove di Lardy, dedicato allo sviluppo dei veicoli elettrici
15 novembre 2011

Renault prosegue la sua offensiva sulla mobilità elettrica inaugurando a Lardy (Francia), un nuovo centro prove dedicato ai veicoli elettrici. Il centro è il risultato di un investimento di 28 milioni di Euro e di tre anni di lavoro nella messa a punto degli organi elettrici, che consentono oggi a Renault di offrire una gamma di veicoli 100% elettrici.

Fulcro strategico per l’implementazione delle nuove tecnologie verdi, questo centro prove raggruppa la maggior parte delle strutture di collaudo di motori elettrici e batterie. Avviato nel 2009, il centro è stato progressivamente ampliato fino a occupare l’attuale superficie di 3.300 m2 con un centinaio di banchi prova.

Da tre anni il polo conduce un importante programma di prove, messe a punto e convalide delle performance, dell’affidabilità e della sicurezza degli organi elettrici che equipaggiano i veicoli della gamma Z.E., tre anni che hanno permesso ai tecnici e agli ingegneri di Lardy di maturare vaste competenze nelle tecnologie di propulsione elettrica.

Renault ha recentemente lanciato Kangoo Z.E. e Fluence Z.E., due dei quattro veicoli elettrici di nuova generazione che saranno commercializzati nel giro di un anno. La messa a punto di questi modelli ha richiesto l’esecuzione di una serie di test su prestazioni, sicurezza e resistenza dei nuovi componenti: motore elettrico, elettronica di potenza e batteria.

A Lardy, Renault ha installato strutture di collaudo dedicate, ingrandendo progressivamente il polo tecnico che oggi occupa due edifici e dispone di un centinaio di banchi prova, ed è caratterizzato da
zero emissioni in fase di utilizzo e 8 banchi prova per i motori elettrici, che a differenza dei banchi per motori termici, alimentati a carburante, sfruttano l’elettricità fornita da un simulatore di batteria a 400 V. Sui banchi si mettono a punto i motori e la relativa elettronica di potenza, valutandone le performance (coppia, potenza, efficienza, guidabilità, omologazione, sicurezza).

Qui viene anche testata la resistenza dei motori a vibrazioni e cicli termici estremi, che rappresentano l’equivalente di 20 anni di funzionamento e/o 300.000 km. 6 banchi prova per l’elettronica di potenza (caricatore, inverter, convertitore) collaudano la resistenza a bruschi sbalzi di temperatura associati a sollecitazioni elettriche.

41 banchi in camere climatiche per le batterie agli ioni di litio simulano l’invecchiamento accelerato delle batterie, sottoponendole a cicli ripetuti di carica/scarica (normale, accelerata, rapida) totale o parziale, a diverse temperature.

58 banchi sono invece riservati all’ottimizzazione delle performance delle batterie di avviamento a 12 V e allo studio di una seconda vita per le batterie agli ioni di litio.

Celle, moduli, pacchi batterie, elettronica di potenza: tutti i componenti sono testati e validati, dalle unità elementari ai sistemi completi. Ogni anno a Lardy, una trentina di ingegneri e tecnici specializzati esegue circa 170.000 ore di prove.

Il polo di Lardy attua inoltre un programma composto da 15 diverse prove per simulare condizioni d’uso estreme a carico delle batterie di trazione agli ioni di litio. Si testano le peggiori ipotesi: dal cortocircuito all’incendio, passando per l’immersione e la caduta della batteria. Nulla viene lasciato al caso. Solo nel 2011, i test saranno un centinaio, realizzati all’interno dell’azienda o a cura di società partner specializzate in questi campi.

Gli ingegneri Renault di Lardy hanno approfondito le proprie competenze nell’ambito di un programma di riconversione/mobilità del personale con una formazione ad hoc incentrata sulle tecnologie di propulsione e i motori elettrici. Le prove in condizioni estreme, in particolare,
richiedono un know-how specialistico in vari ambiti: meccanica, elettrotecnica, chimica (analisi
dei gas), elettrochimica, termodinamica, prove di impatto e crash test, misure e strumentazione,
sicurezza (test dei potenziali rischi) e incendio.

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