Renault, De Meo in pole per il ruolo di CEO?

Renault, De Meo in pole per il ruolo di CEO?
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Fonti francesi indicano Luca De Meo come probabile nuovo CEO del gruppo Renault. Seat smentisce
18 novembre 2019

Luca De Meo potrebbe essere il favorito per la poltrona di CEO di Renault: a riportarlo sono due quotidiani francesi, Les Echos e Le Figaro. De Meo, 52 anni, è attualmente presidente di Seat. Un altro papabile sarebbe Didier Leroy, numero 2 globale di Toyota; entrambi hanno negato di essere interessati ad un passaggio alla casa della Losanga.

«Luca De Meo è fortemente dedito a Seat, come lui stesso ha specificato diverse volte da quando è stato nominato presidente nel 2015», Seat ha fatto sapere ad Automotive News. Leroy, dal canto suo, ha spiegato: «Non faccio attenzione a queste indiscrezioni e resto concentrato al 100% sul mio lavoro in Toyota, dove intrattengo una relazione di fiducia con Akio Toyoda». Nessun commento, invece, da parte di un altro papabile per la posizione indicato dalle fonti francesi, il CEO di Faurecia, Patrick Koller. 

Della partita sarebbe anche l'attuale CEO ad interim del gruppo Renault, Clotilde Delbos: stando a quanto riportato da Reuters, avrebbe formalmente fatto domanda per la posizione definitiva. Dal canto suo, De Meo, che già in passato ha lavorato per Renault, ha dalla sua la padronanza del francese, oltre ai risultati ottenuti con Seat da quando è presidente del marchio.

Il governo francese, detentore del 15% delle quote del gruppo Renault, non è contrario alla scelta di un CEO non transalpino. Il Ministro dell'Economia locale, Bruno Le Maire, ha fatto sapere che l'esecutivo preferirebbe un manager con grande esperienza nel settore automotive. Questo per traghettare la casa della Losanga «durante la trasformazione radicale del settore», situazione in cui serve «un professionista» .

In ogni caso, la decisione potrebbe arrivare entro la fine del 2019: così ha fatto sapere il presidente del gruppo Renault, Jean Dominic Senard, in un'intervista al Süddeutsche Zeitung. «Se dovessimo scegliere una persona entro la fine dell'anno, meglio; se così non fosse, non ci sarebbero problemi», ha spiegato. 

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