Recaro, l'italiana Proma Group salva il marchio tedesco

Il 29 luglio 2024 si è chiuso un capitolo doloroso per Recaro, storico produttore tedesco di sedili per auto, con la dichiarazione di insolvenza che ha portato alla cessazione delle attività lo scorso ottobre. Questo evento ha lasciato senza lavoro 200 dipendenti presso la sede centrale di Kirchheim unter Teck, cittadina situata a sud di Stoccarda. Tuttavia, dopo mesi di incertezza, è arrivata la svolta tanto attesa: un nuovo investitore si è fatto avanti per rilevare il marchio.

Oggi Recaro ha annunciato che il gruppo italiano Proma ha firmato un accordo di investimento con Recaro Automotive GmbH per acquisire le attività dell'azienda. La transizione è già iniziata e l'operatività è prevista per gennaio 2025.

"Il nostro investimento in Recaro Automotive rafforzerà la nostra capacità di fornire prodotti di seduta di alta qualità che utilizzano le più recenti innovazioni dell'industria automobilistica" ha dichiarato Luca Pino, CEO di Proma Group. "Il nome Recaro è riconosciuto in tutto il mondo come un punto di riferimento per la tecnologia industriale tedesca, e Proma Group, simbolo dell'eccellenza manifatturiera italiana, guarda al futuro e al valore aggiunto che si creerà grazie alla fusione di queste due aziende di livello mondiale nel settore automobilistico".

Nonostante l'entusiasmo per il salvataggio, restano ombre sulla questione occupazionale. L'annuncio non specifica quanti dei 215 dipendenti dello stabilimento di Kirchheim manterranno il loro posto di lavoro. Secondo il comunicato, "il Gruppo Proma continuerà a operare con alcuni dipendenti dei reparti vendite e tecnologia originari di Recaro Automotive Germany". Tuttavia, la produzione OEM, cuore della storica attività di fornitura di Recaro, verrà trasferita in Italia, da dove i primi sedili arriveranno a gennaio 2025.

Le attività commerciali di Recaro Automotive in Nord America e Giappone non subiranno interruzioni e continueranno come di consueto. Questa continuità assicura al marchio una presenza stabile nei mercati chiave, mentre Proma si occuperà di riorganizzare la produzione per ottimizzare l’efficienza e preservare l’eredità tecnologica tedesca.