Rc Auto: bonus/malus addio?

Rc Auto: bonus/malus addio?
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Il sistema delle classi di merito in vigore da oltre 40 anni sembra ormai obsoleto. Le assicurazioni vogliono quindi superarlo, sfruttando magari la tecnologia per monitorare il comportamento di ogni automobilista
23 aprile 2018

Punti chiave

Classi di merito addio? E' l'orientamento delle compagnie assicurative, che sembrano decise a superare l'attuale sistema bonus/malus secondo il quale paga di più chi provoca incidenti, paga meno chi non se ne rende responsabile, il tutto parametrato a seconda dell'area di residenza.

Il problema è che ormai la maggior parte degli assicurati si trova nella fascia più alta delle diciotto previste dal sistema in vigore da oltre quaranta anni e che dunque il bonus/malus non riflette più l'effettiva sinistrosità di un territorio e il merito effettivo dell'assicurato. 

Ciò per una serie di cause: per effetto del “decreto Bersani”, da poco esteso anche ai conviventi, fino alle frodi o ai sinistri con danni di lieve entità che vengono risarciti “in proprio” per evitare di perdere due classi e pagare un premio più la cui maggiorazione a conti fatti può essere più alta del danno provocato.

Le assicurazioni allora vogliono correre ai ripari. L'Ivass ha dunque annunciato l'avvio di un tavolo che servirà a ridefinire le regole alla base della tariffazione dell'Rc Auto. Le compagnie sono state dunque invitate a presentare le proprie proposte, anche se per il momento su queste ognuna mantiene il massimo riserbo.  

Secondo Il Sole 24 Ore «Il punto cardine è monitorare il comportamento di ciascuno, qualsiasi mezzo guidi. L'ideale sarebbe seguire il suo smartphone, ma con enormi problemi di attendibilità e privacy. Così si può ipotizzare un sistema misto, che valorizzi anche l'archivio nazionale delle patenti, tenuto dalla Motorizzazione, nel quale affluiscono anche le segnalazioni sulle infrazioni rilevate dalle forze dell'ordine. Ma anche questo archivio ha molte lacune. Si dovrebbe quindi pensare a un sistema misto. A spingere verso soluzioni di compromesso c'è anche un problema di equità: se una famiglia poco abbiente ha un solo veicolo utilizzato da quattro patentati, non è equo che su essa gravino quattro polizze obbligatorie al posto di quell'unica che oggi copre tutti».

Probabilmente in soccorso delle assicurazioni verrà la tecnologia. Già le attuali scatole nere offerte in cambio di forti sconti possono monitorare il comportamento alla guida (registrano i chilometri percorsi, la velocità, le frenate e naturalmente la posizione), anche se ad oggi il problema sarebbe capire chi effettivamente si trova al volante, in caso di un veicolo condiviso ad esempio da una famiglia o di un'auto aziendale.

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