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Credeva di dover lottare ancora per il primo posto, invece si troverà a fare passerella, fregiandosi del fresco titolo di campione del mondo: per Sebastien Loeb, l’ormai prossimo Rally di Sardegna sarà un evento sportivo da vivere in modo particolare, senza lo stress del risultato a tutti i costi, ma con la possibilità di assaporare ogni metro di percorso come il giusto compenso per una carriera unica, ricca di ben nove titoli mondiali consecutivi. E non
è detto che si fermi lì.
Per tutti gli altri piloti, quello che partirà il prossimo 18 ottobre sarà l’occasione per strappare una vittoria di prestigio, in uno scenario unico: 316 km a cronometro, 16 prove speciali in quattro giorni di gara per un totale di 1.260 chilometri. Sono i numeri del Rally Italia Sardegna 2012, penultima tappa del Campionato del Mondo, prova iridata organizzata dall'Automobile Club d'Italia insieme alla Regione ospitante. Il via è fissato per giovedì 18 ottobre da Olbia: lo spettacolo è assicurato.
«Il Rally d'Italia, che si svolge da tanti anni in Sardegna - ha osservato Angelo Sticchi Damiani, Presidente dell'ACI - propone la location più bella in assoluto. Quest'anno eravamo fuori dal calendario perchè il Mondiale sembrava puntare su altri palcoscenici riducendo le gare in Europa, ma alla fine ce l'abbiamo fatta. Un grandissimo sforzo in tempi complicati. L'ACI vive dei propri proventi, non riceve contributi dallo Stato e deve fare i conti con il calo delle immatricolazioni e la crisi del mercato. Anche per questo la collaborazione con la Regione Sardegna è fondamentale. Ora l'augurio è che ci sia un grande spettacolo e la Sardegna possa ricavarne i benefici meritati, perchè è una terra splendida.»
Partecipazione numerosa
Gli equipaggi iscritti al Rally d'Italia sono 43, con 15 piloti italiani tra cui il sardo Giuseppe Dettori sulla Skoda Fabia Super 2000, Giacomo Costenaro e Mauro Spagolla su Peugeot, Maurizio Angrisani, Giovanni Manfrinato e Francesco Marrone su Mitsubishi, mentre tra i big spicca naturalmente il pluricampione Loeb, con la Citroen DS3 WRC.
«Il Rally d'Italia è il miglior biglietto da visita della Sardegna nel mese di d'ottobre - ha dichiarato l'Assessore Regionale allo Sport, Sergio Milia portando i saluti del presidente Ugo Cappellacci - Ringrazio l'Aci per il forte impegno in un momento difficile per tutti, anche per la Sardegna che deve attraversare grandi difficoltà ed emergenze. Noi, però, crediamo in eventi come questo per destagionalizzare l'offerta turistica, eventi che possano avere una grande ricaduta economica su tutto il territorio. L'entusiasmo della popolazione sarda trasformerà ancora una volta il Rally in un grande spot per il nostro territorio, ancora poco conosciuto e pubblicizzato. Non risolveremo tutti i nostri problemi con il Rally d'Italia, ma vogliamo lanciare un segnale per mostrare al mondo la bellezza del nostro paesaggio.»
Copertura mediatica
Molteplici le iniziative correlate che accompagneranno i quattro giorni di gara ed è importante anche la copertura televisiva dell'evento garantita da Rai Sport 2: si parte giovedì 18 e venerdì 19 ottobre con un magazine in seconda serata, mentre sabato 20 e domenica 21 la televisione offrirà la diretta delle tappe conclusive, fino all'arrivo previsto per l'ora di pranzo a Porto Cervo.
In Sardegna, tra sport, cultura e gusto
Per chi ne avesse la possibilità, assistere al Rally di Sardegna non è solo un’esperienza adrenalinica ed emozionante: è anche l’occasione, una delle ultime prima dell’arrivo della brutta stagione, per concedersi qualche giorno di vacanza coniugando passione sportiva e l’opportunità di vivere una dimensione inconsueta della Sardegna, poco battuta dal turismo e più a contatto con l’autenticità del territorio, la sua storia e le sue tradizioni.
Le prove libere del rally (tecnicamente lo Shakedown), la prova di qualificazione e la prima tappa si svolgono attorno al paese di Monti, al centro della Gallura, territorio noto per i suoi preziosi vitigni, dai quali si ricava il Vermentino, unico vino in Sardegna riconosciuto a Denominazione di Origine Controllata e Garantita.
“La seconda tappa di gara si sposta sul versante Nord Occidentale dell’isola e attraversa, in trasferimento, il centro del pittoresco borgo di Castelsardo”
La seconda tappa di gara si sposta sul versante Nord Occidentale dell’isola e attraversa, in trasferimento, il centro del pittoresco borgo di Castelsardo. Il nucleo medioevale del paese è rimasto intatto grazie alla posizione arroccata sul mare, che lo ha preservato da attacchi e distruzioni. Poco fuori dal borgo si trova la curiosa Roccia dell’Elefante: un enorme masso di pietra lavica scolpito dal tempo nelle sembianze di un pachiderma primitivo.
Seconda e terza tappa
La seconda e la terza tappa consentono di addentrarsi nella regione interna di Monte Acuto. A circa 900 metri sul livello del mare si trova Pattada, uno dei paesi più caratteristici della zona per il grazioso centro storico e per la produzione artigianale dei coltelli con manico in corno (la “pattada”). Nello stesso comune di Pattada c’è la foresta di Monte Lerno, in cui si sviluppa l’omonima prova speciale con il salto, il “Micky’s jump”, uno dei passaggi più attesi e spettacolari dell’evento.
Per vivere appieno tutte le emozioni della gara, o per chi segue per la prima volta un evento rallistico, sono disponibili pacchetti VIP di varia durata (1-4 giorni) che includono l’accompagnamento nei punti più spettacolari delle prove speciali e la cena nel motorhome di un team ufficiale, a partire da 150 euro a persona; è prevista anche l’opzione di spostamento in elicottero a partire da 320 euro a persona. Info sul sito dedicato. Altre soluzioni di viaggio sono fornite da partner specializzati nella ricerca e prenotazione di sistemazioni alberghiere di qualsiasi tipologia (agriturismi, bed & breakfast e hotel), autonoleggi e trasporti. Per informazioni e preventivi, consultare la sezione Spettatori- Prenotazioni del sito, o contattare il Tour Operator “I Girasoli” al telefono 0789 50232.