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Non tutte le ciambelle riescono col buco, anche ai migliori pasticcieri. Nel caso della Ferrari la ciambella malriuscita si chiama Ferrari 348, la berlinetta V8 lanciata nel 1989. Fu l'ultima rossa stradale progettata con Enzo Ferrari alla guida dell'azienda.
E' stata spesso criticata, principalmente per le prestazioni non proprio entusiasmanti. Il j'accuse più pesante è stato quello di Luca Cordero di Montezemolo, che della Ferrari divenne presidente nel 1991. Lui stesso espose la sua “disavventura” con la sua 348 gialla qualche anno fa, in occasione della presentazione alla stampa della Ferrari 458. L'aneddoto è passato alla storia come la “battaglia” (persa) al semaforo con la Golf GTI.
Ecco le parole di Montezemolo: «Sono arrivato alla Ferrari nel 1991. Mi ero regalato una 348 gialla, dicendomi "se i mondiali finiscono che non m'arrestano, che non muore nessuno, ecc... io mi compro una Ferrari". E non mi dimentico mai che a Roma stavo ad un semaforo, viene il verde, vedo un ragazzotto vicino con una Golf GTI nera che prende e, per i primi 30-40 metri, va meglio; molto simpatico, m'ha riconosciuto: "A' Monteze, questa va molto meglio". Allora feci la prima riunione senza dir niente alla Ferrari: "Datemi un po' i dettagli di 'sta 348". Parlò una persona che non era Felisa, perché mi presentavano le macchine; fu quella volta che l'ingegner Lombardi, il primo giorno di lavoro, mi disse: "Io sono il Ron Dennis della Ferrari". Allora vedo le slide e dice: "348, best in class, accelerazione..."; io li ho fatti parlare e tutto e allora dico "Ragazzi, siete sfortunati: purtroppo io sono cliente di questa macchina di merda, che fa rumore e non si muove. Chiamai Niki Lauda e gli dissi: "Vieni a provare questa macchina" e lui disse esattamente la stesa cosa...».
348 dunque bocciata su tutto il fronte per Montezemolo, anche se ancora oggi la “pecora nera” mantiene molti estimatori che la definiscono una vettura maschia, poco incline al compromesso tra prestazioni e comfort, nonostante la condanna di Montezemolo...