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Partenza lanciata, anzi lanciatissima, per Stellantis, che in Europa conquista nel primo vero trimestre di piena attività per la società nata dalla fusione di FCA e PSA il vertice delle vendite, attestandosi ad una quota molto importante di mercato, pari al 23,6% del totale, grazie ad una performance di crescita migliore rispetto a quanto registrato dal comparto automotive nel suo complesso.
Infatti, in un contesto di crescita moderata del mercato europeo, attestata al +3,8% i risultati di Stellantis sono ben migliori, grazie all’incremento di vendite del 10,8% su base anna, per un totale di di veicoli immatricolati di 854.151 unità rispetto al dato di 3.619.749 nel mercato europeo e una performance positiva per l'intera gamma di marchi.
La “Top Ten” europea vede al primo posto la Peugeot 208, accompagnata da altri modelli Stellantis, come la Citroen C3 e la Peugeot 2008, mentre nel segmento A, quello delle city car, Fiat Panda e Nuova 500 continuano a dominare con oltre il 38% di quota; da segnalare ancora, che Peugeot 208 e Nuova Fiat 500 sono nella “Top 3” delle vetture elettrificate nelle rispettive categorie.
«I principali fattori che hanno contribuito al raggiungimento di questo eccellente risultato - ha detto Maxime Picat, chief operating officer Enlarged Europa - che pone Stellantis al vertice europeo nel primo trimestre 2021 a soli tre mesi dalla sua nascita, sono il grande lavoro di squadra e la dedizione di tutte le persone di Stellantis e, secondo, l’eccellente portafoglio di marchi che mette a disposizione una gamma completa di prodotti in grado di soddisfare le aspettative dei nostri clienti».
Accanto alle positive note riguardanti le vetture, Stellantis riporta risultati lusinghieri anche nel settore dei veicoli commerciali leggeri: gli oltre 184.000 modelli immatricolati nel primo trimestre 2021 corrispondono ad una quota di mercato del 34,3%.
In termini percentuali, Stellantis mostra le migliori performance di crescita in Italia (+27,2%), Austria (+22,1%) e Francia (+17,6%); il gruppo guidato da Carlos Tavares, inoltre, in diversi mercati fa meglio della media europea, attestandosi al 41,3% in Italia, al 37,7% in Francia, al 34,3% in Portogallo, al 28,9% in Spagna, al 28,8% in Grecia ed al 25,2% in Belgio.