Quando in Audi il futuro era il V12 TDi.. che motore!

Fino a pochi anni fa, Audi, era fermamente convinta del futuro dei motori Diesel. Contestualizzando non aveva torto, infatti dal 2005 con la R10 TDI la propria tecnologia diesel aveva funzionato talmente bene che il prototipo LMP1 vinse non solo a Le Mans ma anche in altre prestigiose gare endurance e calvalcando l'onda dei successi e la crescente popolarità dei motori turbodiesel di recente costruzione, aveva davvero puntato tutto sul caro gasolio, che da un punto di vista squisitamente termodinamico, era ed è il combustibile che riesce ad avere la maggior efficienza in un motore endotermico.

Le cose però sono cambiate, non tanto per volontà di Audi e dei validissimi motori a gasolio, ma come ovvia conseguenza di normative anti- inquinamento fin troppo severe, che scontrandosi con le leggi fisiche e chimiche hanno imposto ai costruttori di muoversi verso piccoli motori benzina, soluzioni ibride o elettriche. Però non è mancata l'occasione per Audi di produrre qualcosa di meraviglioso, come l'incredibile V12 TDI, che con i suoi 500 cavalli era (nel 2007) il motore a gasolio per uso stradale più potente al mondo.

500 cavalli generati da 1000Nm di coppia, limitati elettronicamente per via del raggiungimento del limite di tolleranza del gruppo cambio.. perchè sì, questo motore è stato usato, montato e venduto sulla Q7 di prima generazione, ed è stato capace di spingere l'imponente suv fino a 280km/h, scattando da 0 a 100km/h in appena 5,5 secondi. Il motore era ovviamente bi-turbo a geometria variabile, iniezione diretta common-rail a 2000bar ed aveva un angolo di 60 gradi tra le bancate, che derivavano in modo stretto da quelle del motore V6, visto il raddoppio esatto di cilindrata. Già nel 2007 era compliant alle normative Euro 5, ma i 300 grammi/km di CO2 hanno fatto desistere audi da impieghi futuri, "eliminando" 4 cilindri e sviluppando nuove unità V8 e V6..