Quale sorpresa vorreste trovare nell’uovo di Pasqua dell'automobile?

Quale sorpresa vorreste trovare nell’uovo di Pasqua dell'automobile?
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Noi vorremmo che gli automobilisti italiani, fra tanta confusione, potessero contare su una certezza: gli incentivi arrivano o no?
25 marzo 2024

Siamo a fine marzo e degli ecobonus statali nessuna traccia. Sbandierati, annunciati e ora attesi, ancora non si palesano questi benedetti incentivi, che cambiano nella forma (valori dei bonus) e nella sostanza (rifinanziare gli incentivi per le auto endotermiche?). Nel frattempo, i costruttori non sanno più come promuovere i loro modelli. Alcuni si illudono che ci siano ancora gli incentivi statali e promuovono offerte che contemplano bonus che non ci sono (per ora mancano i soldi, e quando ci saranno gli importi cambieranno), altri cercano di promuovere le auto con formule che in ogni caso non saranno coinvolte dagli incentivi, ma spesso queste offerte hanno durate brevissime, che rendono quasi l’acquisto una lotteria a sorteggio (“Carissimo Cliente, solo per oggi in concessionaria un offerta irripetibile”)! Non parliamo della auto elettriche che attendendo gli incentivi per far capire quali sono le reali potenzialità nel mercato italiano di questa tipologia di veicoli, ma che per ora restano fermi nei piazzali dei dealer e come nel caso di Tesla, che annuncia l’aumento del prezzo per la sua Model Y in tutta Europa, e poi per il nostro Paese corregge il tiro per non uscire dai parametri necessari per accedere all’incentivazione.

Insomma, grande confusione e nessuna risposta certa, dopo le promesse per ora non mantenute dalla politica. Giustamente chi pensava di acquistare un’auto nuova resta alla finestra. Quindi per la prossima Pasqua non possiamo che augurarci che al ministero non si attardino troppo fra grigliate e colombe e presto pubblichino il Decreto Legge che sbocchi la situazione Ecobonus, così finalmente si potrà dare risposta a chi sta aspettando per comprare un automobile con qualche agevolazione.

È un anno importante per il settore dell’auto nel nostro continente, i risultati delle elezioni Europee dovranno dare qualche risposta in merito alla transizione energetica e alla sua invitabile ricaduta sulle politiche economiche e del trasporto privato. Sarebbe opportuno che l’Italia, con i dati dei risultati delle sue politiche di incentivazione, possa avere un autorevole voce in capitolo, e non solo parole al vento che siano interpretate come grida del solito paese dei ritardi e delle lungaggini.

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