Qual è l'auto legale più piccola al mondo?

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28 giugno 2018

Punti chiave

Quando ci si sofferma a riflettere sulle auto più piccole omologate per la circolazione stradale, si pensa spesso alla Fiat 500 del '57 o alla Isetta del '53 ma, queste vetture, risultano mastodontiche se paragonate alla Peel P50.

Prodotta dal 1962 al 1965 dalla Peel Engineering Company, casa automobilistica che aveva sede sull'isola di Man, è ancora oggi l'auto più piccola al mondo omologata per la circolazione stradale.

Dati tecnici

È lunga solo 134 centimetri, larga 99, alta 120 e pesa 59 kg grazie alla scocca in fibra di vetro.

Spinta da un motore monocilindrico due tempi raffreddato ad aria DKW di 49cc, la Peel P50 raggiungeva la velocità di 61 km/h grazie ai suoi 4,2 CV.

Possiede un cambio manuale a tre rapporti ma non c'è la retromarcia: nessun problema, basta scendere e spostarla manualmente.

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Un esemplare di Peel P50 restaurato
Un esemplare di Peel P50 restaurato

Prezzo ed equipaggiamenti

Negli anni di produzione la Peel P50 costava 199 sterline (l'equivalente oggi di circa 1500 euro) ed era disponibile in tre colori:
Bianco Daytona, Rosso Drago e Blu Scuro.

Un solo equipaggiamento disponibile che comprendeva una sola portiera (sulla sinistra), un tergicristallo,un faro e nient'altro. 

Ne furono prodotte 50 e, ad oggi, solo 27 sono sopravvissute.

La rarità del modello e il suo appeal, totalmente in contrasto coi tempi moderni, ha reso i pochi esemplari rimasti dei veri e propri tesori su tre ruote: l'ultima Peel P50 battuta all'asta è stata venduta nel 2010 per circa 90 mila euro.

Ancora oggi la circolazione di questa microcar è legale in Gran Bretagna e Stati Uniti nonostante la mancanza di qualsiasi sistema di sicurezza.

L'interno di una Peel P50 originale
L'interno di una Peel P50 originale

L'idea della P50

Cyril Cannell, un ingegnere meccanico a capo della Peel Engineering Company, cercava una soluzione economica e pratica per gli spostamenti tra i piccoli villaggi dell'isola di Man (dove si corre tutt'oggi il Tourist Trophy).

Le strade costiere, strette e ventose, rendevano pericolosa la circolazione in motocicletta e molto spesso anche in auto.

Così, grazie all'esperienza di Cannell nel campo meccanico e alla collaborazione con l'ingegnere Henry Kissack, la Peel Engineering Company (che all'epoca contava 40 dipendenti dedicati alla produzione di scafi per barche e carrozzerie per moto in fibra di vetro) diventò un'azienda di minuscole automobili.

 

Da Moto.it

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