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Nonostante un utile netto di 8 miliardi di euro nel primo semestre e un margine operativo del 14%, i programmi di Stellantis stanno andando sicuramente a gonfie vele.
All’interno del gruppo, gli unici marchi che si collocano nella parte alta, sono sicuramente Alfa Romeo e DS. Da una parte, il marchio italiano cerca di esprimere la sportività e dall’altra, la raffinatezza del lusso francese. Peccato, però, che le vendite di questi ultimi non spiccano in Europa e non superano lo 0,5% delle quote di mercato, sicuramente poco per dei marchi “premium”.
La Casa Del Biscione, ad oggi, conta solamente su tre modelli: la Giulia, berlina che sicuramente esprime di più la sportività della casa, lo Stelvio che sta iniziando a invecchiare ed è troppo costoso per imporsi e infine, la Tonale, un SUV di dimensioni medie che parte da 34.500 euro.
Nonostante la Tonale sia stata lanciata quest’anno, il direttore generale di Alfa Romeo Jean-Philippe Imparato, in un’intervista ha affermato: “Siamo attualmente in una fase di ricostruzione, ma la macchina è lanciata.Un piano prodotto in dieci anni, convalidato e finanziato, che consentirà di moltiplicare i lanci, al fine di avere una gamma 100% elettrica a partire dal 2027”.
La casa francese, diventata un'entità a sé stante nel 2014 dopo essere stata separata da Citroën, vuole, da parte sua, incarnare “il know-how francese del lusso nell'automobile”. Ad oggi, conta su quattro diversi modelli: DS 3, DS 4, DS 7 e DS 9, uno in più di Alfa Romeo e offre, inoltre, una motorizzazione in più: quella elettrica. L'impressione del lusso francese, però, potrebbe essere solo esposto con la DS 9, simbolo del savoir-faire parigino e che parte da 59.300 euro.
In casa Stellantis, quindi, i piani per lanciare dei modelli Premium e puntare maggiormente sui due marchi, si fanno molto duri e i dati, purtroppo, lo dimostrano.