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Doha, Qatar, 22 Aprile 2018. Jakub “Kuba” Przygonski, 33 anni, ex Motociclista polacco di grande talento e recordman di Drifting, vince il Qatar Cros-Country Rally, quarta Prova stagionale della Coppa del Mondo FIA, al termine di una Gara all’attacco ma risolta da una circostanza rocambolesca a pochi chilometri dall’epilogo. Al secondo posto un’altra Mini All4 Racing del team ufficiale X-raid, quella dei russi Vladimir Vasilyev e Konstantin Zhiltsov, al terzo la Toyota Hilux “superstite”, dopo i ritiri di De Villiers e Al Attiyah, dell’Equipaggio Seaidan-Kuzmich.
Quarta tappa del calendario della Coppa del Mondo Cross-Country Rally 2018 dopo Russia, Dubai e Abu Dhabi, il Manateq Qatar CCR arriva alla settima edizione con i favori del pronostico chiaramente indirizzati verso il “Padrone di Casa”. Dal 2012, anno del primo Sealine Qatar Rally, infatti, cinque volte il trofeo del vincitore è andato a Nasser Al-Attiyah e l’unica eccezione restava la vittoria di Jean-Louis Schlesser nel 2013. E così sembrava avviata a risolversi anche l’edizione 2018, nonostante una penalizzazione per waypoint saltato che aveva costretto il “Principe del Qatar” ad una non scontata rimonta nel corso della 3a Tappa. Al-Attiyah e il navigatore Mathieu Baumel avevano vinto così tre tappe su quattro e si preparavano a gestire l’ultimo impegno con un buon margine di vantaggio, quasi quindici minuti su Przygosnki che, comunque, non aveva mai allentato la pressione sul Campione del Mondo in carica.
La quinta e ultima Tappa non cambiava la fisionomia del Rally fino alla grande discesa lungo l’Oceano e verso il traguardo. Poco oltre il duecentesimo chilometro, ecco ripresentarsi un piccolo e non risolto problema di motore della nuova Hilux del Team Toyota Gazoo Racing Overdrive, probabilmente messa alla frusta nel recupero della terza Tappa. Spia di lubrificazione in allarme e niente altro da fare che fermarsi, raggiungere faticosamente l’asfalto vicino alla pista, ritirarsi e attendere l’arrivo dell’Assistenza.
Il merito maggiore di Przygonski sta proprio nel non aver mai concesso all’Avversario l’agio di gestire la Corsa, portandolo così inconsapevolmente a sollecitare la meccanica quel tanto di più che si è rivelato fatale ormai in vista del podio.
Przygonski e Mini, primi anche alla Baja du Dubai, passano così a condurre nella graduatoria di Coppa del Mondo, davanti a Martin Prokop e David Pabiska, solo quinti con una Ford F-150 Evo e che, vincenti al precedente Desert Challenge di Abu Dhabi, erano i leader del Campionato alla vigilia del Qatar CCR. Przygonsky, che è alla terza stagione di Coppa del Mondo e che aveva concluso la passata stagione al secondo posto vincendo la Baja italiana, diventa così il maggior pretendente al Titolo. Al Attiyah, d’altro canto, che ha “saltato” le due precedenti prove negli Emirati, si dice per questioni dal sapore politico, sembra deciso a puntare sul prossimo Silk Way, Rally al quale non è ancora dato sapere se ci saranno, magari in “modalità spot”, le Peugeot detentrici e ufficialmente ritirate dopo il terzo successo consecutivo alla Dakar.
La quinta e ultima Tappa non cambiava la fisionomia del Rally fino alla grande discesa lungo l’Oceano e verso il traguardo. Poco oltre il duecentesimo chilometro, ecco ripresentarsi un piccolo e non risolto problema di motore della nuova Hilux del Team Toyota Gazoo Racing Overdrive
Da un Polacco all’altro, secondo una tradizione di scuola e di sponsor, è il ventiduenne Maciej Giemza, con una KTM 450 Rally Replica, che vince il Qatar delle Moto.
Il problema del Qatar CCR, Rally “giovane” che si svolge in uno dei deserti più belli del Mondo, è quello della partecipazione. Mai decollato, il Rally contava quest’anno solo venti Macchine. E se per le Auto, visto il buon livello di partecipazione, c’è ancora da sperare, è certo che allo stato attuale delle cose è tutto da rifare per la Gara delle Moto, che vedeva al via della Prova mondiale solo tre partenti e che ha visto l’intera “muta” degli specialisti preferire il concomitante Merzouga Rally, dall’appeal “dakariano” senz’altro più forte e motivato, visto che è un trampolino diretto per la Regina delle Sfide. Per il Qatar è dunque una questione di date, evitare che si sovrappongano dovrebbe essere un’attenzione delle Federazioni, ma forse anche di “progetto”, al quale manca un po’ di seria incentivazione. D’altra parte non è una novità che i Mondiali Cross-Country Rally, costosi, logisticamente impegnativi e per loro natura interessanti solo per una ristretta cerchia di partecipazione, facciano fatica a “tenere”.
Quinta Prova e prossimo appuntamento di Coppa del Mondo delle Auto è il Rally del Kazakhstan, fine Maggio-inizio Giugno.