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Varcata la soglia, l'odore pungete che si insinua nelle mie narici, è quello tipico dell'ospedale. Iniziamo bene. Pensiamo. Qualche camice verde, i pazienti che vagano qua e là e colori monotoni che avvolgono ogni oggetto. Di male in peggio. Pensiamo. Saliamo al piano e raggiungiamo l'ufficio. La segretaria, nella piccola anticamera, antistante quella porta che mi separa dall'incontro con il Prof. Mario Santinami, annuncia il nostro arrivo. Dall'altra stanza proviene un fievole stridere della sedia che evidentmente arretra.
Poi il click della serratura ed ecco apparire Mario Santinami. Un uomo piuttosto corpulonte, dallo sguardo "brillante" e i modi molto cortesi. Alle sue spalle colori e forme. Carrozzerie e meccaniche. Linee e cerchi. Un sorriso che cattura e un tono di voce che ha un'incredibile forza penetrante e rilassante. Ci stringe la mano e ci invita a entrare. Ed ecco come uno studio medico si è trasformato in un luogo anche di spensieratezza.
Un luogo dove il dott. Santinami riesce a ritagliarsi qualche attimo per tirare il fiato ma anche dove i pazienti possono trovare conforto e svago nel guardare quelli che per la stragrande maggioranza delle persone sono dei giocattoli ma che per il collezionista sono dei veri e propri oggetti di culto.
Santinami è uno dei massimi esperti nel campo dei Melanomi. Un lavoro che lo mette spesso a contatto con il dolore umano, ma lo sguardo lo tradisce perché basta parlare di auto e di motori e un luccichio lo illumina. Capiamo subito che Mario non è solo un professionista dedito solo al lavoro, ma si ciba di emozioni e passioni e quell'aurea, che solo un cultore del bello può avere, conquista l'interlocutore. Inizia così, assieme a lui, il nostro viaggio nel mondo del modellismo e non solo.
Il tempo passa e quasi non ce ne accorgiamo. Più di un'ora a chiacchierare come se ci conoscessimo da tempo. Il Prof. Santinami ci parla della sua collezione composta da oltre 500 auto e poi delle auto scala 1:1 che ha posseduto o ancora possiede.
La tanto amata Morgan 4/4, l'Alfa Romeo “Osso di Seppia”, il "cassone inguidabile" (come lo definisce lui) Ford Mustang Match 1 Cleveland 302 del 1961, la Corvette Z06 che ha una cilindrata senza senso, la rumorosissima e altissima Renegade CJ7 bigfoot, la "tamarra" Lotus Exige, l'Alfa Romeo GT Scalino. Dalle auto grandi, lo sguardo poi cade sui modellini che adornano il suo studio. AUTOArt, Kyosho, Exoto, Minichamps, le Case di modellini più ricche nella sua collezione. Il modello più vecchio una Ford da corsa della Exoto del 1908. L'auto più moderna, ovviamente, quella che deve ancora essere prodotta o una Alfa Romeo 2006, Alfa Romeo Villa d'Este, Cisitalia...Meno di cento euro il modello più economico, quasi mille quelli più ricercarti.
Ora è giunto però il momento di sfumare queste parole per lasciare spazio al video, girato nello studio del Prof. Santinami e viziarci lo sguardo con la sua collezione...