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La produzione auto italiana è sempre sotto pressione in questo periodo e onestamente, a oggi, la fusione FCA con PSA non aiuta ancora. Non si intravedono piani precisi sul fronte dei modelli generalisti tricolori e di certo, non espansivi a breve, per quanto si possa intuire. Fronte Alfa Romeo, marchio in odore di gamma solo premium una volta pensionata la Giulietta, dopo circa un mese dall’ultima interruzione a Cassino si lavora: sulle nuove Giulia, Stelvio e ancora Giulietta, MY2020.
Se il 2019 non è stato roseo per i volumi del Biscione, anche il 2020 inizia “avanti adagio” come si diceva un tempo. Già domani, venerdì 17 gennaio, nuovo stop con cassa integrazione e le prospettive di mercato 2020 non paiono meglio di quelle passate, per la gamma Alfa Romeo. Si prevede produzione a ritmo alterno a Cassino, con pesi non solo per i lavoratori delle stabilimento ma anche per tutta la filiera.
Le novità grosse, che influiranno sullo stabilimento italiano, sono per il 2021. Con nuovi SUV come quello Maserati ed elettrificazione su tutte le vetture in uscita. Un nuovo modello di accesso gamma per il marchio emiliano di potenziale certo buono, ma tutto ancora da verificare.
Giulietta percepita come modello a fine produzione, Model Year 2020 di Giulia e Stelvio validi e migliorati certo, ma che non potranno aumentare facilmente le proprie quote, sui mercati già presidiati lo scorso anno. Difficile cambiare il trend e la percezione costruita dei modelli, nonostante la bontà degli aggiornamenti piazzati su berlina e SUV Alfa a listino prezzi 2020.