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Come va un’automobile? C’è solo un modo per scoprirlo: provarla davvero. Per questo, oggi, nascono le prove strumentali di Automoto.it. Che, per giudicare ogni modello, si serviranno di un vero ingegnere, ma anche di tanti strumenti, di una pista e di una miriade di test diversi. Di ogni auto, quindi, vi racconteremo i Pro e i Contro. E ve li scriveremo nero su bianco, ma solo dopo averli argomentati nella maniera più oggettiva possibile. Utilizzando esclusivamente i dati rilevati da noi e non quelli dichiarati dai costruttori. Numeri che ci serviranno anche a dare vita a un "Pagellone" per ogni auto, con voti da 0 a 10. Ma come funzionano queste nuove prove strumentali? E, soprattutto: in cosa consistono?
Le nostre nuove recensioni partiranno sempre e comunque dai consumi, che rileviamo nel nostro ciclo di prova. Il temibile “cappio” di Automoto.it: 150 km tra città, statali e autostrade. A effettuare il ciclo, in condizioni reali, sarà sempre l'ingegner Marco, famoso per il suo piede piuma che garantisce a ogni modello la possibilità di esprimere al meglio il suo potenziale in termini di efficienza. Ogni volta faremo la media tra il dato del computer di bordo e quello del classico pieno-pieno. In modo da avere un risultato il più possibile accurato, aderente alla realtà e, soprattutto, replicabile anche da voi.
E non importa che siano auto diesel, benzina, Gpl, o metano. Oppure ibride, mild, full, plug-in e, perché no, anche elettriche e a idrogeno. Noi, in ogni circostanza, sapremo darvi i dati relativi a quella specifica alimentazione. E, soprattutto, vi racconteremo quanto vi costerà guidarle. Sì perché, per ogni auto, vi racconteremo i costi di percorrenza, indipendentemente dal tipo di alimentazione.
Dai consumi, poi, si passa alle prestazioni. E, anche in questo caso, non ci fidiamo dei dati dichiarati dai costruttori, quindi li rileviamo tutti da capo. Per prima cosa facciamo delle rilevazioni dinamiche, in pista, per vedere come accelera e frena un’auto. Ma anche quale sia la sua capacità di ripresa, fondamentale per giudicare la vivacità di un modello, ma anche per testare l’elasticità di un motore e per testare l'efficacia di un cambio. Per fare tutti questi rilevamenti utilizziamo la VBox della Racelogic, importata in Italia dalla Remak. Si tratta di uno strumento altamente sofisticato che, attraverso la tecnologia Gps, è in grado di raccogliere una miriade di dati con una precisione millimetrica.
Ma i numeri rilevati, da soli, significano poco. Per questo cercheremo di metterli a confronto tra di loro. In modo che possiate avere sempre un termine di paragone oggettivo, per farvi un'opinione definita su quel determinato modello. Insomma l'obiettivo è raccontare come si guida una macchina. Ma soprattutto perché si guida in quella maniera e non in un’altra. Ogni giudizio, quindi, sarà sempre accompagnato da un'argomentazione tecnica o filosofica. Che aiuterà a capire, oltre che a giudicare. Per questo proveremo a scavare sempre oltre la superficie, per raccontarvi la tecnica e cosa si nasconda al di là delle apparenze. Piattaforme, tecnologie propulsive, stabilimenti di produzione e sinergie industriali: un’auto non dovrà più avere segreti nelle nostre prove strumentali.
Provando le auto su strada e in pista sapremo raccontarvi anche come si comporta lo sterzo, giudicando la capacità di risposta, la rapidità e la precisione. Ma anche come reagisce il cambio e come come rispondono le sospensioni. E, siccome un’automobile non va solo guidata, ma anche parcheggiata faremo ogni volta anche la prova parcheggio. Un test che permette di valutare tanti aspetti utili nella vita quotidiana. Come l'agilità, garantita dal raggio di sterzata. Oppure la visibilità, andando a verificare quanto incidano i montanti durante una manovra e quanto siano utili, o meno, le telecamere.
Per capire se si viaggia comodi misuriamo la rumorosità che penetra all’interno dell’abitacolo attraverso un particolare fonometro. L’ingegnere effettua diverse rilevazioni, prima nella parte anteriore dell’abitacolo, poi in quella posteriore e a diverse velocità per capire come possa variare il comfort a seconda delle situazioni di guida, dalla città all'autostrada. Ma la qualità della vita a bordo di un’auto dipende anche da altri fattori. E noi, per esprimere un giudizio, partiamo sempre dai numeri. Per giudicare un abitacolo, del resto, non si può utilizzare la soggettività, quindi lo misuriamo interamente, da cima a fondo. Prendiamo ben otto quote, che ci permettono di dare un giudizio sulla qualità della vita a bordo. Per esempio: l’altezza che c’è tra la seduta e il tetto, davanti e dietro. Oppure lo spazio per le ginocchia del passeggero posteriore. Oltre all'immancabile “misura divano-pedali”, che va dallo schienale dei sedili posteriori all’acceleratore. Una quota che, in attimo, permette di capire la reale abitabilità di un’auto”.
Siccome, poi, non ci fidiamo nemmeno del dato dichiarato dai costruttori relativo al baule, ad Automoto.it lo ricalcoliamo da capo. Attraverso una serie di volumi, che corrispondono ciascuno a una determinata quantità di litri, andiamo a riempire completamente il vano bagagli ricavando così una misura precisa e inconfutabile. Ma per dare un dato più tangibile e maggiormente ancorato alla realtà, facciamo anche una prova più empirica, affidandoci a un classico set di valigie. Di un vano, in ogni caso, cerchiamo sempre di capire la sua capacità di adattarsi alle diverse esigenze e quindi valutiamo come si abbassano i sedili, se ci sono gradini, se è facile o difficile caricare e anche come è rifinito.
Il nostro ingegnere non lascia nulla al caso nemmeno per quanto riguarda la qualità costruttiva. Per questo va a misurare millimetro per millimetro le fughe e gli accoppiamenti di carrozzeria. Stessa cosa all’interno, dove si va ad esaminare la qualità degli assemblaggi e dei materiali. E siccome è sempre meglio incrociare i numeri con le rilevazioni sul campo, ci concediamo sempre anche la prova portiera. Un colpo deciso allo sportello restituisce sempre un suono, più o meno ovattato. Un altro dettaglio che ci racconta almeno un aspetto della qualità costruttiva di un’automobile.
E la tecnologia? Analizziamo anche lei. Ma, anche in questo caso, senza fare la lista della spesa. Perché sapere soltanto quello che c’è non pensiamo che sia realmente utile. Meglio andare a capire, quindi, se quello che c’è funziona bene o male, oppure se è di serie o solo a pagamento. Stessa cosa per i sistemi di assistenza alla guida. Niente elenchi, solo giudizi. I sistemi funzionano a dovere o alla fine è meglio escluderli perché danno solo fastidio? Insomma di ogni cosa vi diremo i Pro e i Contro, proprio come vi abbiamo promesso.
Alla fine vi racconteremo anche i prezzi, ma cercando di andare al di là delle sterili cifre dei listini. Sì, perché vi diremo i prezzi reali di mercato. Andando a vedere a quanto si trova realmente quel modello in vendita dai concessionari. E non solo: vi spiegheremo anche quanto costa comprarla a rate o noleggiarla. E quanto vi costerà mantenerla ogni anno. Il nostro “total cost of ownership”, infatti, mette insieme tagliando, assicurazione e bollo.
Le prove strumentali di Automoto.it si arricchiranno col tempo. Più auto proveremo, più dati avremo. E questo ci permetterà di raccontarvi sempre più modelli in maniera sempre più oggettiva, mettendoli a confronto l’uno con l’altro. E, poi, le nostre prove vogliono essere un po’ come i diamanti: pensate per durare per sempre. Perché tutti i dati li troverete sempre pubblicati online, in grafica, all’interno di ogni video e su Automoto.it. Così potranno esservi utili, per esempio, anche in un secondo momento, quando quell’auto non sarà più nuovissima, ma voi, magari, la starete cercando usata. Per questo tutti i giudizi li troverete sempre scritti nero su bianco nel nostro "Pagellone". Con voti e argomentazioni. Da consultare di fretta, o con calma, quando la ricerca dell’auto giusta si farà più approfondita.