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Non è ancora psicosi da scaffali vuoti, ma poco ci manca: la notizia che da lunedì 14 marzo le aziende di autotrasporto sospenderanno i loro servizi “per causa di forza maggiore", vale a dire per colpa della crescita esponenziale dei prezzi praticati alla pompa per i carburanti, rischia di provocare ondate di panico tra i consumatori.
Anche se Trasportounito, l'associazione nazionale di categoria, precisa che non si tratta di uno sciopero quanto di un'iniziativa per coordinare le manifestazioni sullo stato di estrema necessità del settore, non è passato inosservato - anzi è diventato subito virale sui social - l'appello di un trasportatore che chiedeva di indire uno sciopero di quindici giorni, per bloccare l'arrivo dei generi alimentari e scatenare così la psicosi tra la gente e la corsa a fare scorte nei supermercati.
«Il messaggio deve arrivare a tutti - ha detto uno degli organizzatori della protesta -: siamo davanti ad una situazione insostenibile. Non solo il gasolio ormai arrivato a prezzi stellari, a pesare sulle nostre tasche ogni giorno ci sono anche l'aumento dei costi per i trasporti marittimi, quelli per la manutenzione del mezzo e la sostituzione degli pneumatici. Un salasso continuo ormai arrivato a livelli non più sopportabili».