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Secondo John Zimmer, Presidente e fondatore di Lyft, l'azienda di ridesharing rivale di Uber, entro 10 anni l'auto privata sarà soppiantata dai servizi di sharing urbano, grazie anche all'avvento della guida autonoma. «Negli Stati Uniti, possedere un'auto significa spendere 9 mila dollari all'anno in spese mensili, parcheggio, carburante e riparazioni» ha spiegato Zimmer.
Le previsioni di Zimmer sono ottimistiche a tal punto da affermare che entro il 2021 secondo lui le auto a guida autonoma rappresenteranno la maggioranza degli spostamenti urbani. Il fondatore di Lyft si trova anche concorde con il CEO di Tesla Elon Musk, che è al lavoro per sviluppare un sistema di condivisione temporanea delle Tesla: «Elon ha ragione, serve un network di veicoli. Tuttavia, la transizione verso il futuro autonomo non sarà determinata dall'auto di proprietà».
Nel frattempo lo sviluppo della guida autonoma procede spedito in varie parti del mondo: proprio Lyft e GM stanno testando dei taxi autonomi a San Francisco e in Arizona, NuTonomy a Singapore, Alphabet è al lavoro per la Google Car attesa nel 2019-2020, mentre a Pittsburgh sono già in servizio quattro prototipi di Uber, a disposizione dei clienti e supervisionati da tester.
Una visione, quella di Zimmer, condivisa da molti altri, anche se con tempistiche più ragionevoli: secondo Abi Research, per esempio, nel 2030 saranno 400 i milioni di persone nel mondo che usufruiranno dei servizi di car sharing con veicoli autonomi.