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35.000 cartelle esattoriali di multe notificate tramite posta privata sono state annullate. E' successo a Palermo, dove il giudice di pace ha dato ragione ai ricorsi singoli e collettivi contro il Comune e la società di riscossione Serit presentati da migliaia di automobilisti che si erano visti recapitare a casa degli avvisi tramite il consorzio Olimpo, un centro postale privato aggiudicatario dell'appalto per il servizio di notifica.
Le lettere fanno riferimento a sanzioni accertate tra il 2011 e il 2015. Per il giudice può essere incaricato di questo servizio solo Poste Italiane, unico soggetto che può assicurare l'ufficialità degli atti ai sensi della legge sulla notificazione degli atti 890/1982.
Nella sentenza, il Giudice di Pace oltre ad avere annullato integralmente la cartella di pagamento ha condannato il Comune di Palermo alla soccombenza nelle spese di lite.
Per il presidente dell’Unione de Consumatori Manlio Arnone «Su questa vicenda sin dall’inizio abbiamo assunto una posizione netta che ci ha portato al successo grazie al lavoro di squadra, sono stati tanti i cittadini che ci hanno dato fiducia, il Giudice con questo dispositivo di sentenza ha dimostrato grande capacità e coraggio nel voler tutelare i diritti dei cittadini, è importante ricordare a coloro che hanno ricevuto le cartelle esattoriali che possono tutt’ora rivolgersi a noi per avviare il ricorso; infatti, grazie all’opposizione all’esecuzione, ex 615 c.p.c., i canonici termini di opposizione (30 e 60 gg) non operano e quindi anche cartelle ricevute mesi fa sono ancora opponibili».