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Nel mese di marzo, la pandemia di COVID-19 ha portato ad un crollo verticale dell'utenza dei mezzi pubblici: secondo i dati diffusi da ASSTRA - l'Associazione nazionale dei Trasporti che raggruppa le aziende del trasporto pubblico locale in Italia, sia di proprietà degli enti locali che private - la domanda di mobilità pubblica è scesa dell'80%, mentre i ricavi da biglietti e abbonamenti si sono contratti del 74%.
A questo si aggiunge la preoccupazione per lo scenario futuro, «un mondo che sarà nuovo da molti, se non da tutti i punti di vista» che richiederà «un ripensamento globale dei servizi che tenga conto sia del reale potenziale di mobilità oggi disponibile, sia di una diversa e nuova organizzazione della vita lavorativa, della vita scolastica e di tutti quei settori che devono ripensare modelli produttivi che garantiscano la sicurezza dei cittadini e dei lavoratori nella ripartenza», spiegano da ASSTRA.
I dati del trasporto pubblico, si aggiunge, sono destinati a peggiorare nel mese di aprile 2020, con una perdita di ricavi da traffico media nazionale di oltre 200 milioni di euro al mese. Tra le proposte di ASSTRA per la ripartenza troviamo «un ridisegno degli orari delle città e dei territori e una transizione dall'integrazione modale all'integrazione tra il sistema di trasporti e il sistema produttivo, utilizzare le opportunità offerte dai servizi a chiamata», oltre all'istituzione di un fondo statale dalla dotazione iniziale di 600 milioni di euro per compensare le perdite legate alla crisi, al netto dei conguagli necessari per tener conto dei minori costi di produzione sostenuti.
ASSTRA propone anche la reintegrazione della dotazione patrimoniale del Fondo di Solidarietà TPL in misura corrispondente alle risorse dallo stesso erogate per la causale Covid-19 e stanziare risorse aggiuntive per la copertura delle misure di sostegno al reddito e per periodi ulteriori rispetto alle 9 settimane previste dal DL n. 18/2020. Nel frattempo, il Ministro dei Trasporti, Paola De Micheli, sta studiando una serie di soluzioni per la fase 2 legate all'utilizzo dei mezzi pubblici, in modo tale da garantire il distanziamento necessario a contenere i contagi.