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Sono passate sette stagioni dal lancio della prima generazione della Porsche Panamera ed oggi, con il lancio del nuovo modello, sono tantissime le novità che la super berlina di Zuffenhausen porta in concessionaria per rinnovare la sua offensiva all'interno di un segmento (F Premium) molto combattuto.
La caratteristica base di ogni Panamera è quella di saper offrire elevate prestazioni e comfort da business class per quattro occupanti: oggi più che mai i tecnici Porsche sembrano essere riusciti in questa impresa perché la vettura vanta degli interni assolutamente invidiabili per qualità, fattura ma anche per tecnologia: l'advanced cockpit, lo schermo fullhd da 12,3" al centro della plancia (al quale si sommano due da 7" ai lati del contagiri analogico), ma anche il copilota elettronico Porsche InnoDrive sono innovazioni pensate per assicurare la ammiraglia tedesca una leadership assoluta tra le maxi berline ad alte prestazioni.
Un concentrato di tecnologia che passa anche per nuovi concetti di base meccanica: sotto al vestito, che si ispira al vecchio modello estremizzando alcuni nuovi stilemi della 911 al posteriore, trova infatti posto una nuova piattaforma modulare per motori longitudinali sviluppata dal Gruppo Volkswagen. Il suo nome è MSB (Modularer Standardantriebsbaukasten) e porta con sé un passo più lungo, un utilizzo di materiali pregiati decisamente più "spinto" ma anche tante innovazioni che permettono ai sistemi elettronici (come l'InnoDrive) di essere più efficaci: parliamo delle quattro ruote sterzanti, del sistema di trazione integrale, delle nuove sospensioni che si affidano ad ammortizzatori con il 60% di aria in più all'interno, ma anche del servosterzo elettrico e di molti altri dettagli che abbiamo scoperto con Mathias Leber, tecnico Porsche che ha sviluppato il nuovo impianto frenante carboceramico dotato di pinze (Akebono) a 10 pistonici.