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In questi giorni di fine gennaio 2015 siamo alla Winter Marathon un evento competitivo per vetture storiche che ha base presso Madonna di Campiglio. Tra le maggiori protagoniste lungo i difficili e freddi percorsi innevati che portano lungo i più bei passi delle Dolomiti, in notturna, ci sono molte Porsche che, forti delle loro doti di trazione, danno filo da torcere a qualunque altra rivale di classe in questa prova di regolarità.
Proprio la Casa tedesca, attraverso la filiale italiana (una Spa controllata al 100% dalla fabbrica Dr. Ing. h.c. F. Porsche Aktiengesellschaft), non manca di supportare i possessori delle proprie vetture in un contesto singolare e se volete anche tosto, vista la dura messa alla prova delle auto, come è questo.
Pietro Innocenti, direttore Porsche Italia dal 2012, è ormai un affezionato della Winter Marathon: l’edizione 2015 per lui è la terza, forse la più difficile agonisticamente parlando perché, anziché guidare, dovrà leggere le note facendo da navigatore al tedesco Felix Bräutigam (Vice Presidente Regione Europa di Porsche AG) su una RS Carrera del 1973. Siamo stati a cena con lui ieri sera scoprendo come proprio in occasioni come queste, dove oltre alla competizione ci sono soprattutto molta passione e condivisione di momenti tecnici, piuttosto che di svago, gli uomini della Casa saldano il proprio legame con la clientela.
Mi piace molto l’ambiente delle storiche e il vedere qui alcuni dei nostri clienti, di vario tipo, anche persone sulla cinquantina sempre appassionate, che incarnano a pieno lo stile porschista
Parliamo ovviamente delle vetture classiche. Oltre essere immersi nella neve è ben visibile lungo strade e piazze che circa il 30% delle 120 vetture iscritte, sono Porsche immatricolate entro il 1968, ma non solo, nell'elenco speciale vi sono alcuni modelli prodotti fino al 1976. “Mi piace molto l’ambiente delle storiche e il vedere qui alcuni dei nostri clienti, di vario tipo, anche persone sulla cinquantina sempre appassionate, che incarnano a pieno lo stile porschista”. In effetti quello della Winter Marathon, pur realizzato con relativa semplicità rispetto ad altre manifestazioni in pista moderne, rivela un ambiente molto movimentato ma senza stress e capace di dar spazio a tutti per essere protagonisti durante la quattro giorni trentina, proprio come dentro l’abitacolo si sentono spesso i possessori di Porsche, mentre guidano.
“Per questo inizio stagione abbiamo un’importante novità dedicata al mondo Porsche Classic, con l’inaugurazione dei primi due centri Classi in Itala. A breve, il 19 marzo aprirà il centro di Milano e poco dopo quello di Padova” ci spiega Innocenti. In sostanza la Casa porta in Italia un progetto fresco dove si cerca di valorizzare il parco circolante curandone la qualità e lo stato tecnico. Non va dimenticato che le percorrenze medie delle vetture Porsche sono molto alte, contrariamente a quello che sulla carta per certi modelli potrebbe sembrare un target da uso limitato. Proprio la nostra nazione, al di là delle vicende economiche, sociali e fiscali più recenti, detiene oggi un esteso parco di veicoli usati di valore per la Casa, con circa metà delle ottantamila vetture circolanti che sono considerabili classiche.
E attenzione: qui sta la differenza tra un costruttore e un altro, alcuni considererebbero tale percentuale banalmente datata o “vecchia” mentre la Casa di Stoccarda si cura della stessa per mantenerla in vigore. Se storicamente più del 70% delle Porsche prodotte rimane ancora oggi circolante nelle varie nazioni del mondo, proprio l’Italia mantiene una posizione di rilievo tra i vari mercati, seconda in Europa solo a Germania e Regno Unito. I nuovi punti assistenza avranno personale formato ad-hoc per il tipo di vetture e soprattutto dotazioni complete di tutte le informazioni tecniche necessarie per gestire la manutenzione in toto, requisiti non richiesti a tutta la rete Porsche ordinaria. “Ci sono oggi pronte ben 52000 referenze di ricambio dedicate a tutti questi modelli Porsche, a partire dalla gamma 996, andando indietro” prosegue Innocenti. Le forniture di materiale sono tutte certificate dalla Casa, anche se alcune parti di un tempo ora non sono prodotte internamente ma realizzate da terzisti selezionati e dotati di tutte le informazioni progettuali e dei macchinari per riprodurre quanto serve con lo stesso livello di qualità tipico della produzione in serie Porsche.
Un secondo spunto che abbiamo colto dall’incontro, dove si è parlato soprattutto di spirito Porsche a ogni livello e di tendenze future del prodotto, tra le quali non manca l’estensione di uso delle motorizzazioni ibride (a quando una 911 dalla propulsione elettrica?), è intuibile osservando la livrea delle macchine che Porsche Italia ha portato per lo staff, durante questa manifestazione.
A breve la filiale italiana compie trenta anni e questa stagione potrebbe quindi vedere l’arrivo sulle nostre strade di qualche “elemento” in grado di connotare le vetture proprio in onore della nostra nazione. Staremo a vedere di cosa si tratterà in dettaglio e quale modello potrà godere di alcune finiture in edizione speciale e limitata, ovviamente riconosciuta dalla Casa madre e pronta a entrare nelle attenzioni degli appassionati anche nel lungo periodo. In ogni caso, ci saranno diverse iniziative ed eventi durante l’anno riservate non solo ai clienti.
Omar Fumagalli