Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Il problema delle emissioni di CO2 sta diventando sempre più importante: fortunatamente, un po’ per imposizioni della UE e un po’ per scelta, le Case automobilistiche si stanno impegnando per dar vita a vetture sempre meno inquinanti. Porsche, nonostante si tratti di un Marchio sportivo, ha ottenuto (e pubblicato) risultati incredibili in nome dell’ambiente: rispetto al 2014, infatti, ha ridotto le emissioni di CO2 per veicolo di oltre il 75%.
«Noi di Porsche siamo consapevoli della nostra responsabilità in termini di protezione ambientale e climatica. - spiega Albrecht Reimold, membro del comitato esecutivo per la produzione e la logistica di Porsche AG - Stiamo ottimizzando continuamente i nostri veicoli per renderli ancora più rispettosi dell'ambiente. Inoltre, un gran numero di iniziative grandi e piccole di Porsche si traducono in un concetto globale che consente a tutte le aree dell'azienda di migliorare la propria sostenibilità ecologica passo dopo passo».
Grandi attenzioni anche al consumo complessivo di acqua dolce e alla quantità di composti organici volatili (VOC) utilizzati. Ci sono stati progressi anche in questi settori: in 5 anni, il consumo di acqua per veicolo è stato ridotto del 20% e, nella produzione, la riduzione di solvente è del 34%.
Questi risultati sono parte dell’importante progetto di Porsche per la ecosostenibilità: dall'inizio del 2017, il Marchio tedesco ha prodotto energia rinnovabile con certificato di origine per l'effettiva fonte fisica dell'elettricità. Inoltre: «In autunno, la nostra prima auto sportiva completamente elettrica, la Taycan, lascerà la linea di produzione. La sua produzione in fabbrica sarà CO2 zero fin dall'inizio. Tuttavia, il nostro obiettivo è evitare di lasciare impronte ecologiche in futuro nel senso di una fabbrica a impatto zero», ha dichiarato Albrecht Reimold. Questo nuovo impianto a Zuffenhausen sarà dotato di una tecnologia di superficie, che assorbe biossido di azoto. Gli elementi della facciata sono realizzati in alluminio rivestito con biossido di titanio, che agisce da catalizzatore e scinde le particelle inquinanti assorbite nelle sostanze innocue, acqua e nitrati, se esposti alla luce solare e a bassa umidità dell'aria. Il primo progetto pilota riguarda un’area 126 metri quadrati, che svolge il lavoro di circa 10 alberi.