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La Commissione Europea, senza specificare quando, ha detto che offrirà alla Germania e a quei Paesi come l'Italia che si sono opposti al bando delle termiche una "dichiarazione che spiegherà come i carburanti sintetici e-fuel potranno avere un ruolo anche dopo il 2035". Infatti il piano originario così com'è stato concepito non potrà essere approvato perché non è energeticamente neutro, basandosi solo sulle auto a batteria. Il fatto nuovo è che una riformulazione del piano non potrà avvenire tanto presto, perché il tempi di Bruxelles sono sempre molto lunghi dovendo conciliare molti pareri e le elezioni europee previste fra un anno circa rischiano di cambiare tutto lo scenario.
Mentre scriviamo sono in corso ulteriori incontri a Strasburgo dei responsabili del piano "Fit for 55" e dei decisori europei - con in testa il ministro dei trasporti tedesco Volker Wissing - per definire il perimetro di utilizzo degli e-fuel, che permetterebbe senza grandi modifiche di continuare a vendere ed utilizzare le auto a combustione interna per un lungo periodo anche dopo il 2035, anche se ancora non si sa a quali condizioni.
Porsche e anche la nostra Ferrari hanno più volte sollevato il problema di questa neutralità tecnologica delle emissioni e anche la BMW in passato ha espresso forti critiche sulla messa al bando dei carburanti fossili. Nonostante ciò, tutti i costruttori riassicurano l'Unione e il mercato che le batterie sono la strada giusta e che continueranno a investire nella ricerca e nello sviluppo delle auto elettriche, anche con lo scopo di mantenere l'iniziativa e l'autonomia tecnologica rispetto alla Cina.