Porsche contro la guida autonoma: “I clienti vogliono guidare le nostre auto”

Porsche contro la guida autonoma: “I clienti vogliono guidare le nostre auto”
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L'AD Porsche, Oliver Blume, rifiuta categoricamente l'idea di vedere una sportiva del proprio marchio a guida autonoma
2 febbraio 2016

Per alcuni, Porsche ha perso la propria natura originaria dopo l'introduzione della Cayenne. Vero o no, è certo che dal momento in cui il SUV ad alte prestazioni ha impattato il mercato, la casa tedesca ha iniziato una crescita produttiva vertiginosa, rimanendo un brand premium.

La guida autonoma, direzione che il mondo dell'automobile sta intraprendendo a tutta forza, potrebbe rappresentare una vera e propria rivoluzione sotto molti aspetti per molteplici costruttori, ma in Porsche hanno ben chiaro il percorso da compiere.

«Chi acquista una Porsche, vuole poterla guidare» ha dichiarato l'AD della casa di Stoccarda, Oliver Blume, alla Reuters, rincarando la dose nei confronti di Apple «gli iPhone devono rimanere in tasca, non iniziare a circolare su strada».

Il piacere di guida è sempre stato al centro dell'attenzione per Porsche, e l'arrivo della guida autonoma potrebbe così eliminare uno dei fiori all'occhiello del costruttore tedesco.

Da un certo punto di vista, il ragionamento logico è facilmente comprensibile: chiunque acquisti una 911 GT3 RS vuole gustarsi a fondo il piacere di stringere tra le mani il volante dell'auto. È altrettanto vero, però, che vetture come Panamera, Cayenne e Macan sono destinate ad un pubblico diverso rispetto a quello della 911, quindi implementare tale futuristica funzione su queste automobili non sarebbe una decisione così innaturale ed illogica.

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