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La regina mostra le sue carte. Porsche ha presentato la 919 Hybrid in configurazione 2016. Sarà lei a dover difendere il titolo di Campione del Mondo Endurance conquistato nel 2015 e, sopratutto, la corona della 24 Ore di Le Mans.
Si comincia da un cambio estetico: la livrea, ora, presenta una colorazione principale nera, alla quale fanno da contorno striature bianche. Ben visibile, inoltre, il numero 1 sulla parte anteriore del prototipo, segno dell'iride conquistato dal terzetto Bernhard, Hartley e Webber, con il quale farà coppia il numero 2 di Dumas, Jani e Lieb. Saranno queste le uniche vetture Porsche che vedremo lottare in LMP1 per tutta la stagione. Come la “cugina” Audi, infatti, non verrà schierata la terza auto a Le Mans, decisione figlia dei tagli al budget dovuti allo scandalo delle emissioni in cui è stato pesantemente coinvolto il gruppo di Wolfsburg.
Le differenze rospetto alla versione 2015 sono presenti anche sotto il profilo aerodinamico e meccanico. Andando con ordine, saranno tre i diversi pacchetti aerodinamici messi in campo dal costruttore tedesco, sfruttando così il numero massimo di configurazioni previste dalle regole del WEC. L'unità motrice ibrida, infine, è stata la componente che più di ogni altra ha subito delle modifiche: per via dei nuovi regolamenti imposti per contenere le prestazioni delle LMP1 - è stato deciso di ridurre il flusso massimo di carburante – le auto avranno un deficit di circa l'8% rispetto alle prestazioni del 2015. I tecnici hanno quindi lavorato alacremente per migliorare i sistemi di recupero dell'energia e dei gas di scarico indirizzato ad alimentare il motore elettrico dell'assale anteriore.
Audi e Toyota sono avvisate: la regina non ha intenzione di scendere dal trono.