Ponti lunghi? Benzina cara! Superati i 2 euro al litro di carburante per l’auto in Italia
Non serve l’Osservatorio carburanti Mise, per capire che gli automobilisti italiani la stanno pagando cara, per davvero. La benzina ovviamente, quella che a furor di popolo (condizionato senza rendersene conto) serve mettere nei serbatoi delle auto nuove, magari ibride leggere che tanto la usano (alcune più delle termiche pure, se di gran cubatura).
Il bel record negativo per le tasche dei viaggiatori è di quasi 2,10 euro al litro di verde, in autostrada A1. Messe male anche le principali città italiane, dove 1,99 e 2,01 non sono certo così rari, come valori di prezzo alla pompa in modalità servito. La “colpa”? Tirando a indovinare o, anche qui, per condizionamento da media, è “del petrolio”.
Sanzioni USA e mercati della materia prima a parte, le compagnie ritoccano i prezzi e il governo promette misure varie (es. taglio accise) ma la sostanza è una media nazionale già oltre 1,6 euro al litro per la benzina. Poco più bassa anche la media dei distributori no-logo. Il diesel è invece venduto a media 1,50 al litro circa (no-logo 1,48); parlando sempre di self-service, che è per quasi chiunque, se paga lui, un must. Chi viaggia con auto bifuel, trova il GPL a un costo medio di 0,64 euro al litro.
Il Codacons allarma mettendo già le cifre totali in euro, di aumento spesa trasporto per gli italiani. Noi ricordiamo solo che tra Pasqua, Pasquetta, ponti di 25 aprile e 1 maggio, svariati milioni di italiani sono in viaggio. Con l’auto magari presa nuova, Euro6D a basso CO2 emesso e un relativo salasso per il pieno; di cui oltre il 60% viene “socialmente bruciato” in tasse prima ancora che nella camera di scoppio dei cilindri, sotto i cofani.
