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Nella giornata di ieri, il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto sulla realizzazione del Ponte sullo Stretto, l’opera che collega la Sicilia e la Calabria.
Per la realizzazione, ci sarà il ritorno della Stretto di Messina Spa, costituita nel 1971 a cui partecipano “Rete ferroviaria italiana spa, Anas spa., le Regioni Sicilia e Calabria, nonché, in misura non inferiore al 51%, il ministero dell’Economia e delle Finanze, che esercita i diritti dell’azionista d’intesa con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, al quale ultimo sono attribuite funzioni di indirizzo, controllo, vigilanza tecnica e operativa”.
Secondo le dichiarazioni del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, il progetto esecutivo dovrebbe essere approvato entro il 31 luglio 2024 e, successivamente, dovrebbero partire i vari lavori. Il costo complessivo dell'infrastruttura, ammonterebbe a circa 7 miliardi di euro e alcuni fondi, potrebbero essere messi a disposizione dalla Banca europea di investimento (Bei).
“Oggi è una giornata storica. Perché, dopo 50 anni di chiacchiere, il ponte a campata unica che unisce la Sicilia con l’Italia e al resto dell’Europa sarà fatta. Sarà l’opera più green del mondo e sarà il ponte strallato più lungo del mondo, circa 3,2 chilometri tra Villa San Giovanni e Messina.”
Matteo Salvini
Per poter capire la realizzazione del Ponte dello Stretto, grazie alle conoscenze scientifiche e basandosi sui documenti Ministeriali che sono stati proposti nel tempo, i colleghi di Geopop ci vengono in soccorso.
In passato, sono state studiate diverse soluzioni progettuali e tra i molti sistemi strutturali utilizzabili per l’attraversamento, il ponte sospeso sembra essere lo schema statico ingegneristicamente più valido. Il suo funzionamento si basa sull’utilizzo di cavi in acciaio a cui si sospende l’impalcato del ponte, uno degli esempi più famosi di questa tipologia di infrastruttura è sicuramente il Golden Gate a San Francisco.
Il record, ad oggi, lo detiene l’Akashi Kaikyo in Giappone, con circa 2 km di impalcato sospeso. Tuttavia, cosa più importante da considerare, è l’elevata altezza da terra dell’impalcato e dei piloni del ponte sospeso più lungo del mondo. Proprio per questo motivo, le sfide tecniche e ingegneristiche nella realizzazione del progetto sono principalmente tre:
Il Ponte dello Stretto, se mai dovesse essere realizzato, determinerebbe un nuovo record mondiale. Infatti, con una lunghezza di circa 3.300 metri si ipotizza che i piloni per sostenere l’impalcato dovrebbero arrivare fino a 400 metri di altezza e, come potete immaginare, più aumenta l’altezza e più i cavi dovrebbero aumentare di dimensioni e di numero. Infatti, nel progetto, sono stati ipotizzati quattro tipologie di cavi che potrebbero essere utilizzati, contro i canonici due che solitamente vengono utilizzati per la realizzazione di questa tipologia di ponte.
Nella zona tra Sicilia e Calabria, c’è una nota zona di estensione geologica dove, ogni anno, le due regioni si spostano tra loro di qualche millimetro. Il sito di costruzione, quindi, risulta essere abbastanza a rischio e ad oggi, secondo gli esperti, non esiste una struttura così ardita che ha confermato la sua effettiva robustezza in un scenario simile. Il problema, quindi, è rappresentato principalmente da una campata così lunga.
Per affrontare l’effetto sollecitante delle correnti d’aria che si creano nello Stretto di Messina, visto l’enorme opera di realizzazione, sono state proposte diverse innovazioni per fronteggiare il problema dell’effetto sollecitante. Infatti, una delle soluzioni sarebbe quello di un cassone aerodinamico: una particolare forma della sezione di impalcato. Il sistema, utilizza lo stesso principio per cui gli aerei volano ma, a differenza di quest'ultimi, il principio viene applicato e utilizzato al contrario, in modo che schiacci l’impalcato verso il basso e lo mantenga stabile.
Il problema principale è che, ad oggi, non esiste una struttura che ha affrontato tali sfide ingegneristiche e questo rappresenterebbe il principale scetticismo tecnico legato alla fattibilità dell’opera.