Ponte Morandi: scattano gli arresti per falsi report

Ponte Morandi: scattano gli arresti per falsi report
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Nove persone raggiunte da misure cautelari. Tre ai domiciliari per responsabilità sulla sicurezza dei viadotti di Autostrade per l’Italia
13 settembre 2019

Avrebbero falsificato i report sulla sicurezza del Ponte Morandi e di altri viadotti, prima e dopo il crollo del 14 agosto 2018 in cui persero la vita 43 persone. Per questo reato la Guardia di Finanza di Genova in queste ore ha proceduto all’arresto di tre persone dipendenti di Autostrade per l’Italia e Spea Engineering, la società del Gruppo Atlantia incaricata del monitoraggio e dei controlli sulla rete autostradale.

Per altre sei è invece scattata la misura cautelare dell’interdizione per 12 mesi dai pubblici servizi. Ai domiciliari sono finiti Massimiliano Giacobbi (Spea), Gianni Marrone (direzione VIII tronco) e Lucio Torricelli Ferretti (direzione VIII tronco), mentre i tecnici e funzionari di Spea e Aspi Maurizio Ceneri, Andrea Indovino, Luigi Vastola, Gaetano Di Mundo, Francesco D'antona e Angelo Salcuni sono stati sospesi dal servizio.

Per l’accusa gli indagati avrebbero “ammorbidito” i rapporti sulla sicurezza del Ponte Morandi, ma anche dei viadotti Pecetti della A26 e Paolillo della A16, gestiti da Autostrade.

La circostanza sarebbe emersa nel corso degli interrogatori dei testimoni nelle indagini sul crollo del viadotto sul Polcevera. I tecnici di Spea avevano riferito agli inquirenti che i report «talvolta erano stati cambiati dopo le riunioni con il supervisore Maurizio Ceneri mentre in altri casi era stato Ceneri stesso a modificarli senza consultarsi con gli altri».

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