Ponte Morandi, ad Autostrade Castellucci: «Responsabili, ma non colpevoli»

Ponte Morandi, ad Autostrade Castellucci: «Responsabili, ma non colpevoli»
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L'amministratore delegato di Aspi parla a “La Stampa” chiarendo le posizioni della società concessionaria all'indomani dell'avvio dell'inchiesta della Procura di Genova
10 settembre 2018

Si assume le responsabilità ma non si sente colpevole Autostrade per l'Italia per il crollo del Ponte Morandi sulla A10 per cui sono indagate 20 persone per omicidio colposo plurimo, disastro colposo e attentato colposo alla sicurezza dei trasporti, mentre sulla società concessionaria pende un'accusa di omicidio colposo aggravato dal mancato rispetto delle norme antinfortunistiche.

Dopo la notifica degli avvisi di garanzia della Procura di Genova a parlare è l'amministratore delegato Giovanni Castellucci attraverso un'intervista rilasciata al quotidiano La Stampa. Castellucci chiarisce: «Ci sentiamo responsabili della gestione di un'infrastruttura che è crollata, generando un disastro e un dolore enormi. Ma la colpa è un'altra cosa».

Castellucci poi ribadisce che «Il ponte era affidato a noi ed è crollato. Ma la colpa presuppone comprensione delle cause, che dovranno essere accertate al meglio» e alla domanda se quella di Autostrade è stata una cattiva gestione risponde che «Dovrà essere accertato. Il ponte è caduto, è un fatto».

Castellucci ha parlato anche degli aiuti alle famiglie e alle aziende coinvolte dal crollo (600 persone senza casa, 1.500 imprese danneggiate) erogati a pochi giorni dall'accaduto, precisando: «Quelli assegnati finora non sono indennizzi, solo aiuti per consentire alle persone di non avere preoccupazioni nel breve periodo. Di risarcimenti, al momento, non è il caso di parlarne».

Qui il testo completo dell'intervista.

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