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Terminare il nuovo ponte di Genova entro il 21 aprile: è questo l'obiettivo ambizioso che dovrebbe segnare la conclusione dei lavori per il ponte progettato da Renzo Piano, che ricostruirà lo skyline della città ligure dopo la tragedia del crollo del Ponte Morandi, che causò la morte di 43 persone il 14 agosto 2018. per riuscire a portare a termine le operazioni, Coronavirus permettendo, mancano 154 metri, cioè tre campate e mezzo.
Il programma prevede per domani il varo del secondo concio di completamento nella zona di ponente della campata P1-P2, cioè una torre provvisoria che servirà al sollevamento della campata. Il 14 aprile, invece, sarà sollevata in quota la campata da 50 metri tra la pila 17 e la 18 a levante; a ponente, invece, il 18 sarò sollevata la seconda campata da 50 metri, tra le pile 2 e 3. Per il 20 o 21 aprile, invece, è previsto l'ultimo sollevamento. In parallelo, in cantiere, sarà preparata la rampa per il collegamento all'autostrada lato Milano.
Per posare l'ultima campata servirà un gioco ad incastro, con pochi centimetri di margine: bisognerà tenere conto dell'allungamento del ponte dovuto al calore del sole, e non si potrà procedere nel caso in cui il vento superi i 30 km/h e se dovesse piovere. Anche il COVID-19 ha cercato di mettere i bastoni tra le ruote ai lavori: un operaio è stato contagiato, ma è guarito ed è già tornato all'opera In cantiere si sono fin da subito applicate le misure precauzionali, come l'uso di disinfettanti e mascherine, turni per la mensa e distanziamento sociale. Pronti a tutto, insomma, per ridare a Genova il suo ponte.