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E chi non lo sa, che le bici con pedalata assistita si possono modificare, rendendo quell’ausilio una specie di motore elettrico vero, fattore propulsivo che elimina del tutto la necessità di pedalare. Ma chi lo sa e soprattutto chi lo fa, sa anche che in questo modo si infrangono le regole. Il mezzo non è più un ciclo ma un ciclomotore, con tutti i vincoli e gli obblighi che ne conseguono, per il codice della strada.
Di recente la Polstrada tortonese ha fermato e sanzionato un “ciclista” di origini romene su una mountain bike modificata, con acceleratore per viaggiare senza pedalare del tutto. Percorrere strade con un simile mezzo, ben oltre i teorici 25 Km/h previsti, non deve essere sfuggito alle forze dell’ordine che addirittura, dopo aver meglio verificato la “super mountain-bike”… Hanno stabilito che la velocità massima era potenzialmente di 60 Km/h, oltre persino a quella dei noti cinquantini endotermici e ovviamente della circolazione urbana.
Dato che il mezzo in questione non possedeva ne identificazione, ovvero targa, ne assicurazione e il suo conducente non aveva la patente adeguata, sono arrivati il sequestro e sanzioni per cinquemila euro.
Fonte: Settegiornitortona