Polizia sequestra barriere New Jersey sulla A1: si rischiava di ripetere la tragedia dell'Irpinia

Polizia sequestra barriere New Jersey sulla A1: si rischiava di ripetere la tragedia dell'Irpinia
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La Polstrada ha messo sotto sequestro oggi le barriere New Jersey di 11 viadotti della A1 perché non erano in condizioni di sicurezza. Alcune erano semplicemente appoggiate all'asfalto e rischiavano di far ripetere una tragedia simile a quella del bus in Irpinia
28 maggio 2014

Nei mesi scorsi abbiamo dedicato moltissimo spazio alla tragedia del bus in Irpinia, precipitato da un viadotto lo scorso luglio, provocando 40 morti.

Tragedia in Irpinia: troppe attenzioni allo stato del bus, ma la colpa era delle barriere

Da subito avevamo puntato il dito contro le barriere di sicurezza New Jersey del ponte, che, come avevamo dimostrato attraverso le immagini ricavate da Google Maps, versavano in un totale stato di degrado e abbandono, senza aver visto mai nemmeno l'ombra di un'opera di revisione.

 

Successivamente, con l'avanzamento delle indagini, ci eravamo sorpresi di come gli inquirenti continuassero a puntare il dito solamente contro il pullman coinvolto nell'incidente. È vero, i freni del mezzo si sono rotti in discesa e probabilmente il certificato di revisione era falso, ma in ogni caso quelle barriere non si sarebbero dovute spostare, nemmeno dopo l'impatto con il bus. Il loro ruolo è proprio quello di rimanere saldamente ancorate al suolo, anche nel caso di violentissimi impatti con mezzi pesanti fuori controllo e di mantenerli in carreggiata in condizioni di sicurezza.

 

Abbiamo sostenuto più volte quindi che la responsabilità di quell'incidente sarebbe dovuta ricadere anche su chi non ha provveduto a fare manutenzione a quelle barriere pur essendo tenuto a controllare lo stato di sicurezza di quel tratto di strada.

barriere new jersey sequestri (1)
Le barriere messe sotto sequestro in A1 erano in condizioni veramente precarie

Polstrada: sequestrate barriere su 11 viadotti della A1

Oggi i nostri sforzi e la nostra insistenza sembra iniziare ad essere almeno in parte ripagata. È di poche ore fa la notizia del sequestro, disposto con decreto dalla Procura di Firenze, di una serie di barriere New Jersey sulla A1 da parte della Polizia Stradale.

 

Purtroppo non ci sorpendiamo, ma le Forze dell'Ordine hanno constatato che le barriere risulterebbero in condizioni tali "da non garantire l'efficienza e quindi la sicurezza".

 

Sono 11 i viadotti dell'A1 tra Barberino del Mugello e Roncobilaccio segnalati nei provvedimenti di sequestro, che sono stati eseguiti dalla Polizia stradale di Firenze stamattina. In particolare, ad interessare la magistratura di Firenze, sono proprio le barriere di sicurezza (new yersey) in vibrocemento dei viadotti.

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I New Jersey non erano ancorati all'asfalto né serrati l'uno con l'altro, proprio come sul viadotto della tragedia in Irpinia

Alcuni New Jersey erano semplicemente appoggiati

Molte le anomalie riscontrate: deterioramento del calcestruzzo ed esposizione dei ferri di armatura; mancanza di tirafondi; giunti di collegamento a cannocchiale mancanti, disallineamento degli elementi e via di questo passo. Molte delle barriere quindi non erano più ancorate all'asfalto, ma semplicemente appoggiate al manto stradale, proprio come quelle del viadotto in Irpinia.

 

Il provvedimento ha causato una prima messa in sicurezza della tratta autostradale con una riduzione della carreggiata e l'imposizione di limiti di velocità, provocando peraltro più di qualche disagio e incolonnamenti agli automobilisti in transito quest'oggi (Sul tratto di autostrada sono previste code anche in futuro per cui la Polizia stradale invita a valutare percorsi alternativi).

Chi sono i responsabili?

Le ipotesi di reato, a carico di soggetti ancora da individuare, riguardano gli obblighi che derivano da un contratto di fornitura con lo Stato, facendo mancare, in tutto o in parte, opere necessarie al pubblico servizio. I  responsabili sottoposti alle indagini dovranno quindi rispondere di inadempimento di contratti di pubbliche forniture. Seguiremo l'evolversi della vicenda, continuando a fornirvi aggiornamenti. 

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