Polestar 5, l’elettrica svedese in alluminio per battere Tesla

Polestar 5, l’elettrica svedese in alluminio per battere Tesla
Pubblicità

Polestar punta ad imporsi nel mondo dell’auto elettrica con vetture performanti, tecnologiche e… leggere. Per farlo ha introdotto una nuova tecnologia che ha richiesto l’impiego di oltre 280 ingegneri. Ecco di cosa si tratta

17 febbraio 2022

I lavori procedono a ritmi forsennati in Polestar, marchio premium nato da una costola di Volvo dedicato a vetture di fascia alta esclusivamente elettriche. Se per il marchio di Goteborg il passaggio definitivo alle zero emissioni è atteso entro il 2030, la controparte elitaria punta da subito ad un nuovo modo di fare automobili. Automobili, quelle di Polestar, che vogliono essere all’avanguardia in tutto, dallo stile alla tecnologia a disposizione, senza ovviamente tralasciare la tecnica. L’obiettivo più o meno dichiarato, insomma, è sfidare chi è in testa alle classifiche nel mondo premium delle zero emissioni, Tesla e Porsche in primis.

Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese

Per farlo, Polestar ha sviluppato nel reparto R&S di Coventry, in Inghilterra, una piattaforma completamente nuova in alluminio incollato che sfrutta tecnologie inedite per migliorare le prestazioni delle vetture prodotte sotto diversi aspetti. Il materiale scelto, spiegano in Polestar, è “leggero, rigido e in grado di offrire vantaggi eccezionali dal punto di vista ambientale e delle prestazioni”. Lo scoglio da superare, tuttavia, è l’estrema complessità di realizzazione per veicoli prodotti in larga scala, su cui si rischia di compromettere l’affidabilità più facile da controllare nelle piccole serie. Ecco perché Polestar ha messo al lavoro oltre 280 ingegneri provenienti dalla progettazione di auto in supercar e Formula 1.

Nasce così la piattaforma in alluminio incollato di Polestar, che dovrebbe risultare sensibilmente più leggera - migliorando quindi autonomia e prestazioni - senza rinunciare alla sicurezza e al piacere di guida grazie ad una rigidità torsionale decisamente più elevata. “Sapevamo di volere un’auto leggera, di alta qualità e che fosse disponibile in tempi brevi”, ha commentato Pete Allen, responsabile del reparto R&S britannico di Polestar. “Questa architettura offre caratteristiche eccellenti a livello di dinamica e di sicurezza, con una tecnologia a basso investimento applicabile a volumi di produzione elevati”. Questo, nel concreto, rappresenta l'ennesimo passo verso la produzione in serie di Polestar 5, nonché una riprova delle intenzioni del marchio: in Svezia fanno sul serio e stanno lavorando duramente per dimostrarlo.

Pubblicità