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Non capita spesso di celebrare un traguardo così importante per una console videoludica e, il 3 dicembre 2019, PlayStation ha compiuto ben 25 anni. Compagna di avventure per ben due generazioni di consumatori e realizzata dalla multinazionale giapponese Sony, già nel 1994 la "PS1" gettò le basi del gaming moderno, supportata da videogiochi che sono rimasti nella storia e nel cuore di molti appassionati.
In questo approfondimento ci concentreremo esclusivamente sugli 8 giochi di guida della prima PlayStation che hanno lasciato un segno importante nel mondo di tutti i videogiocatori appassionati di auto. Ecco la nostra lista per farvi tornare indietro nel tempo.
Quando nel lontano ottobre 1995 Destruction Derby arrivò sul mercato videoludico fu una ventata di novità per gli amanti del genere. Ispirato ai destruction derby molto popolari in America, il concept di gioco è abbastanza semplice: l'ultimo che sopravvive vince nella modalità arena, oppure "vinci la gara speronando i tuoi avversari".
Sviluppato da Reflections Interactive e pubblicato da Psygnosis, la parola chiave in questo titolo è proprio la distruzione, specialmente nella modalità arena: più distruggi e speroni i tuoi avversari più ottieni punti. Le caratteristiche principali di Destruction Derby sono proprio il modello danni delle auto e la "permanenza" delle auto sul tracciato anche quando vengono messe fuori uso.
All'epoca il gioco ottenne un grande successo e così, nel 1996, il sequel denominato Destruction Derby 2 arrivò sul mercato.
Nel 1995 la software house Namco pubblicava Ridge Racer anche su PlayStation. Semplice ma efficace con la sua grafica 3D, una fisica arcade avanzata per quegli anni (in origine era stata concepita per un gioco di Formula 1) ed il classico Time Trial, Ridge Racer ci ha riportati al tempo delle sale giochi.
In Ridge Racer si possono selezionare vetture con caratteristiche e performance differenti, scegliere se utilizzare il cambio automatico o manuale ed, infine, decidere se ascoltare una traccia musicale mentre si gareggia. Oltre ai nostri avversari bisognerà sempre tenere d'occhio il tempo a nostra disposizione tra i diversi checkpoint: se il countdown arriverà a zero la gara terminerà prima del previsto.
Tra le particolarità della versione per PlayStation ricordiamo:
Ridge Racer ha ricevuto il plauso della critica soprattutto per la grafica e la colonna sonora. Piccolo easter egg: l'intero videogioco era caricato nella RAM della PlayStation, eliminando così il caricamento a metà gioco e offrendo la possibilità all'utente di rimuovere il disco.
In quanti si ricordano del primo Need for Speed? Ebbene bisogna tornare al 22 marzo 1996 per la sua prima commercializzazione europea sulla console PlayStation con il seguente titolo: "Road & Track Presents: The Need for Speed".
Il gioco realizzato e pubblicato da Electronic Arts offre al giocatore, oltre alle classiche gare, un gameplay dove sono presenti sia il traffico che gli inseguimenti da parte delle auto della polizia. Non solo il brivido di correre ad alta velocità per vincere le gare ma, allo stesso tempo, la sfida di sfuggire alle pattuglie che, se vi fermeranno per tre volte consecutive, vi arresteranno con successivo game over.
Tra le chicche di The Need for Speed non possiamo non menzionare la possibilità di scegliere la cockpit cam, la modalità Rally (completando tutti i tornei), il tracciato segreto di Lost Vegas e la mitica "Warrior PTO E / 2", l'auto più veloce del gioco con propulsori da jet.
Pubblicato da Psygnosis nel settembre del 1996 e realizzato dallo studio inglese di Bizarre Creations, è stato il primo videogioco dedicato alla massima serie Formula ad arrivare su PlayStation.
Formula 1 include l'omonima stagione "reale" del 1995 con ben 17 piste, 13 team e 35 piloti. I modelli delle piste furono ricreati basandosi su dati reali mentre l'audio delle monoposto fu riprodotto grazie a delle cassette audio digitali; concepito per l'uso su PC, il porting su PlayStation costrinse i devs a diminuire il numero di elementi visivi in gioco ed il numero di poligoni dei modelli, passati da circa 450 a poco meno di 100.
Tra le curiosità di Formula 1 possiamo citare l'introduzione del commento "televisivo" con Murray Walker per la lingua inglese e, per la lingua italiana, del doppiatore Luigi Chiappini. In aggiunta la data di rilascio iniziale fu posticipata per consentire agli sviluppatori di rimuovere le pubblicità delle sigarette e degli alcolici, proibite nei videogiochi venduti in alcuni stati americani.
La genesi del gigante odierno dedicato alle corse virtuali, ideato dal genio Kazunori Yamauchi e sviluppato da Polyphony Digital. Gran Turismo arriva sul mercato europeo l'8 maggio 1998 e catapulta i giocatori verso una vera e propria carriera da pilota "rookie" che deve ancora conseguire le patenti per gareggiare.
Nella modalità "Gran Turismo" bisogna armarsi di pazienza ed essere veloci per sbloccare i numerosi eventi e campionati messi a disposizione, in più bisogna gestire il proprio patrimonio (in crediti) e decidere quale delle oltre 290 vetture presenti in gioco utilizzare (ed elaborare) per affrontare le corse più difficili.
Sicuramente la varietà di contenuti (per l'epoca), il gameplay immersivo con una modalità carriera credibile, le elaborazioni, la grafica ed il modello di guida, hanno reso Gran Turismo una pietra miliare dei giochi racing per la prima console PlayStation. In più non bisogna dimenticare che GT supportava il primo controller DualShock, rendendo la sterzata in gioco molto più progressiva e realistica rispetto ai concorrenti.
Se poi aggiungiamo che per ogni serie vinta avevamo accesso ad un'auto premio (oltre ai crediti), comprendiamo come questa scelta sia ancora oggi utilizzata in GT Sport.
Come possiamo, in numeri, misurare il successo del primo Gran Turismo? Secondo le statistiche pubblicate da Poliphony Digital sono state vendute circa 10,85 milioni di copie di GT al mondo anche se, il più venduto dell'intera serie, rimane Gran Turismo 3 A-Spec, con quasi 15 milioni di copie.
Sviluppato da Infogrames Multimedia e rilasciato per la console PlayStation nel 1997, V-Rally è stato uno dei primi simulatori dedicati all'omonima disciplina.
Basato sulle stagioni 1997 e 1998 del Campionato mondiale Rally, offriva un modello di guida avanzato dove le condizioni meteorologiche e le diverse superfici stradali impattavano direttamente e verosimilmente sulle reazioni dell'auto, oltre alla possibilità di affrontare prove speciali anche in notturna.
Il parco auto comprendeva le Kit Car e le auto ufficiali del mondiale rally, tra le quali citiamo proprio le leggendarie Subaru Impreza WRC e Mitsubishi Lancer Evolution WRC. Per quanto riguarda invece le location erano presenti più di 40 prove speciali distribuite tra Nuova Zelanda, Svezia, Inghilterra, Indonesia e Spagna.
Tre diverse modalità di gioco vi consentivano di mettervi alla prova: arcade, championship, e time trial.
Il successo di V-Rally fu impressionante con ben due milioni di copie vendute in un solo anno, solo la stampa americana lo criticò per la difficoltà di guida delle auto.
Codemasters non poteva certo mancare con un suo videogioco nell'olimpo dei migliori giochi di guida per PlayStation. Colin McRae Rally (1998) diede il via ad una fortunata serie capace di catalizzare l'interesse di milioni di appassionati.
Meno "impegnativo" rispetto a V-Rally, il titolo di Codemasters era basato sulla stagione 1998 del campionato mondiale Rally e comprendeva anch'esso due classi di vetture: le FWD F2 e le auto ufficiali del World Rally come la Subaru Impreza.
In totale nel gioco erano presenti 12 auto e sette rally ufficiali: Nuova Zelanda, Acropoli (Grecia), Australia, Monte Carlo, Svezia, Corsica e Regno Unito, in più era presente quello indonesiano (non ufficiale) poiché era previsto nella realtà ma fu cancellato a causa delle proteste civili contro il regime di Suharto.
Tra le curiosità di questo gioco segnaliamo che sono presenti le vere voci di Colin McRae (nel tutorial) e del suo co-pilota Nicky Grist (il vostro co-pilota). In più, attivando uno speciale cheat, consentirete agli alieni di "rapire" la vostra auto, che si alzerà in volo verso una navicella spaziale.
Concludiamo questa lista con Driver, il mitico gioco del 1999 pubblicato da Reflections Interactive. Il successo di questo titolo lo si deve sicuramente non solo al divertente modello di guida, alla storia e alla grafica, ma soprattutto alla possibilità di girovagare per 4 città liberamente eseguendo acrobazie e sfuggendo dalla polizia,il tutto in 3 dimensioni!
Escludendo per un momento la storyline dove vestiamo i panni di Tanner, poliziotto sotto copertura, la rivoluzione "free-roaming" portata da Driver fu incredibile per l'epoca e costrinse addirittura Rockstar Games ad affrettare i tempi con il suo Grand Theft Auto III (GTA 2 era ancora in 2D).
Tra emozionanti inseguimenti e l'ultima, quasi impossibile, missione del gioco, Driver ha tenuto incollati agli schermi milioni di videogiocatori e chi poi ha mai dimenticato la primissima missione di gioco nel parcheggio?