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Tempo e risorse da impiegare ne abbiamo alla SEC? Dipende, se ne vale la pena. Ecco allora una bella inchiesta della commissione vigilanza mercati finanziari statunitensi (appunto, la SEC) per il caso “Voltswagen". Si trattava, apparentemente, di un banale pesce di aprile, ma la SEC potrebbe scovare reati dietro alla trovata di inizio mese. Sono quelli, non da poco, per gli influssi finanziari dalla pur breve vicenda.
Nulla di ufficialmente confermato, per adesso, ma sia in USA sia in Germania parlano di prime informative giunte per capire quella che nel Nord Italia alcuni hanno definito troppo rapidamente “pirlata”. Invece, magari, per la filiale USA dei tedeschi e per gli azionisti VW, era una furbata: chiamare la Volkswagen americana Voltswagen, anche se per scherzo, alla fine ha fatto rimbalzare i titoli di oltre il 12% in un giorno. Voltswagen of America, suonava pure bene come lancio di una campagna tedesca elettrificante, su quattro ruote, che parte dalla ID.4 e potenzialmente cancella i ricordi del Dieselgate dove è nato.
Di certo il caso resterà negli annali, sia per come sono stati un po’ presi in giro alcuni media e journalists, sia (ed è peggio) per come sono andati a bomba sul titolo certi investitori e professionisti della finanza. Per i primi la presa in giro viene vendicata a suon di articoli e post, mentre gli analisti che hanno emesso report non corretti sulla convenienza di metter soldi verso Wolfsburg, potrebbero avere di meglio in contropartita.
Se arrivassero sanzioni, pesanti o meno ma comunque effettive sanzioni per un comportamento del genere, l’immagine VW almeno negli Stati Uniti peggiorerebbe, pur andando a manetta nella riduzione emissioni.