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Sono stati recentemente presentati a Valencia nel contesto del Gran Premio di Formula 1 gli ultimi prodotti della gamma stradale sportiva Pirelli, coperture in cui il brand milanese rispecchia anni di ricerca e sviluppo maturati sul campo delle competizioni.
La continua evoluzione delle tecnologie elaborate dal costruttore di pneumatici italiano è frutto del lavoro di 1.200 ricercatori, distribuiti nei Centri R&D di Brasile, Stati Uniti, Cina, Germania, Regno Unito, Turchia e Romania, coordinati da quello di Milano. Al settore Ricerca e Sviluppo, Pirelli - che attualmente detiene oltre 5.000 brevetti - destina ogni anno circa il 3% del fatturato, pari a circa 150 milioni di euro.
Ai ricercatori dell'R&D, si affiancano i tecnici delle fabbriche che completano e integrano il percorso di miglioramento continuo degli pneumatici nella fase produttiva, che si avvale di moderne tecnologie e di macchinari di ultima generazione.
In particolare, la produzione delle gomme del segmento Premium è concentrata in stabilimenti di recente costruzione ed avviene attraverso processi e impianti ad alto tasso di specializzazione, come il Next MIRS, evoluzione del Modular Integrated Robotized System, sviluppato da Pirelli per incrementare qualità ed affidabilità del prodotto finale. A guidare i ricercatori della P lunga è un metodo di lavoro, l’Interactive development process, derivato dall’impegno di Pirelli nel motorsport, quest'ultimo particolarmente rappresentato dall'impegno in Formula Uno.
L’Interactive development process, sul quale si fonda la partnership di Pirelli con le più prestigiose Case automobilistiche, punta al miglioramento dei prodotti e alla loro segmentazione al fine di soddisfare le differenziate esigenze del primo equipaggiamento e dei consumatori finali.
In tale processo, più squadre di ingegneri, provenienti da dipartimenti diversi come Ricerca dei materiali, Disegno, Qualità e Sperimentazione, interagiscono tra loro per individuare le aree di miglioramento di uno pneumatico sulla base della comparazione dei dati raccolti e del confronto tra le diverse prestazioni. Tale interazione si svolge non solo in fase di sviluppo, ma anche successivamente, quando lo pneumatico è sul mercato del ricambio e del primo equipaggiamento.
In questo senso imprescindibili sono le indicazioni degli utenti finali, stimolate e raccolte attraverso i sistemi di digital marketing, e il confronto con le Case costruttrici. E’ quel che accade in sostanza nelle competizioni sportive, che vedono Pirelli impegnata dal 1898, e che di anno in anno impegnano l'azienda milanese ad incrementare i propri sforzi al fine di promettere un progresso costante nel tempo.
L'Interactive development process si è arricchito negli ultimi anni con la modellistica virtuale, utilizzata per lo sviluppo degli pneumatici di Formula Uno, permettendo così di effettuare al computer migliaia di prove, incrociando differenti soluzioni con altrettanto varibili condizioni di utilizzo.
Dall'impegno nel motorsport di Pirelli non derivano solo il metodo di lavoro dei ricercatori e la modellistica, ma anche indicazioni e spunti concreti per l'evoluzione dei singoli elementi compositivi degli pneumatici, in particolare le mescole e la struttura.