Pirelli al Salone di Parigi 2012

Pirelli al Salone di Parigi 2012
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Il costruttore italiano fornisce le coperture di primo equipaggiamento a moltissime vetture esposte al Salone di Parigi, tra cui spiccano la nuova Volkswagen Golf e la McLaren P1
2 ottobre 2012

Da diverso tempo Pirelli sviluppa pneumatici in stretta collaborazione con le Case automobilistiche, con l’obiettivo di realizzare una copertura di primo equipaggiamento che sappia adattarsi al meglio alle caratteristiche di ogni specifico modello, in modo che possa diventare un punto di riferimento per il cliente anche nel momento in cui si renda necessario fare il primo cambio gomme.

Queste coperture si contraddistinguono per una specifica marcatura riportata sulla spalla, dove viene indicato esplicitamente che quella gomma è stata realizzata in collaborazione con una determinata Casa automobilistica. Questa strategia di sviluppo di prodotti specifici è sostenuta dai produttori di auto che ricercano sempre più pneumatici esclusivi e tecnologicamente avanzati. A preferire gli pneumatici con la marcatura progettati da Pirelli sono alcune della vetture più prestigiose realizzate da Porsche, Aston Martin, Bentley, Lamborghini, Ferrari, Audi, Mercedes e Bmw e alcuni dei modelli più recenti e attesi in esposizione al Salone di Parigi, come la McLaren P1.

Le gomme Pirelli di riferimento per lo sviluppo congiunto con i tecnici dei costruttori automobilistici sono quelle della famiglia P Zero (P Zero e P Zero Corsa), gli pneumatici Ultra High Performance sviluppati dal brand della P lunga che possono contare su di un elevato contenuto tecnologico. In particolare il P Zero, lanciato da Pirelli nel 2007, si è evoluto costantemente negli anni successivi proprio grazie alle partnership tecnologiche con le principali Case automobilistiche, che l’hanno scelto per equipaggiare i modelli più sportivi e prestazionali della gamma.

Tale evoluzione e adattamento alle diverse esigenze di ogni singolo modello fa sì che non si possa più parlare di un unico P Zero per il primo equipaggiamento, ma di uno pneumatico matrice da cui derivano numerose versioni speciali, appositamente sviluppate per la vettura di destinazione. Tra le versioni derivate più recenti spiccano quella per la Porsche 911, la Lamborghini Aventador, la McLaren MP4-12C, frutto di uno sviluppo congiunto tra i ricercatori Pirelli e gli ingegneri delle rispettive Case produttrici.

Il P Zero è stato sviluppato per offrire non solo elevati standard di sicurezza, grazie a ridotti spazi di frenata su asciutto e bagnato, ma anche tenuta sul rettilineo e in curva, maneggevolezza e comfort. Il P Zero utilizza speciali nano-compositi nelle mescole del battistrada e del tallone, che promettono di assicurare una guida confortevole e prestazioni elevate. Il disegno del battistrada, grazie ai tre ampi incavi longitudinali, vuole assicurare massima aderenza dello pneumatico sui fondi bagnati e garantire comfort acustico, mentre il profilo asimmetrico promette di offrire un’usura regolare. La struttura di P Zero permette inoltre di contenere la deformazione del profilo della gomma anche a velocità molto elevate, fino a 370 km/h. P Zero è oggi disponibile in circa 130 misure, con serie tecnica da /50 a /25, con calettamenti da 17 a 21 pollici.

Destinato alla marcatura e al continuo sviluppo in collaborazione con le Case auto è anche il Cinturato P7, il primo pneumatico verde ad alte prestazioni progettato da Pirelli per le vetture di medio-alta cilindrata. In particolare, il Cinturato P7 vuole garantire alla vettura un basso impatto ambientale grazie alla presenza di nanofiller e di speciali polimeri nelle mescole che assicurano un peso ridotto rispetto ad un qualsiasi pneumatico di riferimento.

Inoltre, il Cinturato P7 promette di ridurre del 20% la resistenza al rotolamento, assicurando un calo delle emissioni di CO2 e una diminuzione del consumo di carburante pari al 4,2%. Il disegno battistrada asimmetrico, studiato per garantire massima sicurezza anche sul bagnato e in curva, abbatte la rumorosità del 30% rispetto agli pneumatici di riferimento. Secondo il costruttore l’ottimizzazione del disegno consente al battistrada del Cinturato P7 di consumarsi in modo uniforme, assicurando costanza nelle prestazioni per tutto il ciclo di vita della gomma.

Tali caratteristiche hanno fatto del Cinturato P7 la gomma di primo equipaggiamento per la nuova Volkswagen Golf VII in esposizione al Salone di Parigi. Destinato soprattutto al primo equipaggiamento, Cinturato P7 è stato affiancato nel 2012 dal Cinturato P7 Blue che, diretto al ricambio, promette di mantenere inalterati i vantaggi del P7 in termini di affidabilità e lungo chilometraggio migliorandone la frenata sul bagnato e la rolling resistance, tanto da essere al momento l’unico pneumatico ad aver ottenuto la doppia A dell’etichetta europea.

 

 

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