Pirati in strada: sono ancora tanti

Pirati in strada: sono ancora tanti
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Malgrado le restrizioni alla mobilità per la pandemia, resta alto il numero di incidenti stradali con omesso soccorso
11 marzo 2021

Cosa trasforma un incidente stradale qualsiasi in un atto di pirateria stradale?

L’allontanarsi dal luogo del sinistro da parte di chi l’ha provocato, senza fermarsi a prestare soccorso agli altri veicoli coinvolti e senza preoccuparsi delle conseguenze del proprio atto si configura come un reato penale; eppure neanche la prospettiva di andare incontro a pesanti sanzioni è sufficiente ad estirpare una pianta velenosa che trasforma le strada in una giungla.

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I dati relativi agli incidenti classificati come pirateria stradali sono analizzati dall’Osservatorio Asaps, (Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale): nel 2020, secondo i calcoli, si sono verificati 892 eventi con omissione di soccorso, in calo del 21% rispetto al 2019 quando ne furono registrati 1.129, con 92 decessi e 1.037 persone ferite; nel 2019 i morti in conseguenza di tali sinistri erano stati 115 e 1.3335 i feriti, quindi con decrementi in linea con il dato serale, rispettivamente del 20% e del 22%.

Malgrado la riduzione numerica, non ci sono molti motivi per essere allegri: il dato va ovviamente analizzato alla luce dei tanti mesi di lockdown del 2020, con una drastica riduzione della mobilità sul tutto il territorio nazionale, e al  maggiore controllo del territorio da parte delle forze di polizia.

Secondo i dati Asaps, l’89% dei sinistri si verica di giorno e 11% di notte, e questo malgrado il coprifuoco in vigore dalle 22 alle 05 del mattino.

Allontanarsi dal luogo dell’incidente sperando di farla franca non è detto che sia sempre una buona idea: nel 53% dei casi, il pirata viene individuato dalle forze di polizia, dato che sale oltre il 74% nei casi delle piraterie mortali. 

Il maggior numero di fughe con omissione di soccorso anche nel 2020 si è verificato in Lombardia con 149 episodi con morti o lesioni gravi; seguono Campania con 108, Emilia Romagna con 89, Lazio con 77, Sicilia con 73, Puglia con 63 e Toscana 48.

Le vittime sono spesso appartenenti alle categorie degli utenti deboli della strada: nel 2020, i ciclisti falciati sono stati 12 e 159 i feriti, i pedoni deceduti 50 e feriti 327; 3, infine, i bambini vittime della pirateria stradale. 

La pirateria stradale è un reato soprattutto maschile, visto che le donne colpevoli sono state 59, il 12,5%; nel 16,7% dei casi accertati, alla guida erano persone positive ad alcol o droga la percentuale, mentre i guidatori stranieri responsabili del grave comportamento sono al 13,6% del totale.

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