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E’ stata ufficializzata da Pininfarina la decisione di interrompere la produzione automobilistica, con conseguente riduzione del personale di 127 lavoratori all’interno dello stabilimento di San Giorgio Canavese e nella sede di Cambiano. Rimarranno invece operativi il centro stile, la galleria del vento di Grugliasco, il reparto di ingegneria e le divisioni di ricerca su prototipi e special edition con sede in Germania, Marocco e Cina.
L'operazione, comporterà un onere diretto di circa 2,9 milioni di Euro per contributi e indennità previsti per legge. A questo si aggiungerà il pagamento di circa 2,5 milioni a titolo di liquidazione del Fondo Tfr che sarà erogato al termine della procedura senza riflessi economici.
Si interrompe un era, segnata da realizzazioni speciali effettuate per Ferrari, Ford o Alfa Romeo (giusto per citarne alcune), infatti dopo aver ceduto a De Tomaso lo stabilimento di Grugliasco e alla Cecomp i fabbricati di Bairo Canavese, la notizia dello stop alla produzione sullo stabilimento di San Giorgio Canavese giunge come una doccia fredda su quella che è la tradizione automobilistica italiana.
Giorgio Ariaudo (Fiom) ha precisato come sia mancato il supporto da parte dello Stato nell’intercedere su questa presa di posizione, evidenziando inoltre, come questa scelta faccia scappare al Paese la possibilità di realizzare dei veicoli elettrici per la mobilità cittadina, esattamente come Cecomp sta attualmente facendo sugli ex stabilimenti Pininfarina situati a Bairo Canavese per il Comune di Parigi.