Pininfarina: il saluto dell'Auto

Pininfarina: il saluto dell'Auto
Pubblicità
Con la scomparsa di Sergio Pininfarina il mondo dell'automobile ha perso uno dei più grandi protagonisti nella storia dello stile. Il mondo dell'Auto lo piange e i suoi protagonisti lo ricordano
3 luglio 2012

Con la scomparsa di Sergio Pininfarina il mondo dell'automobile ha perso uno dei più grandi protagonisti nella storia dello stile, ma anche della evoluzione dello stesso concetto di "carrozzeria", passata nel corso del secolo scorso da semplice realizzatore di esemplari unici o in piccola serie a quello - attuale - di fornitore di soluzioni di design, di ingegnerizzazione e di produzione di modelli di serie.

A piangerlo è l'intero mondo dell'Automobile, a partire dal Presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, che commenta: «Una persona eccezionale che ha legato indissolubilmente il suo nome alla nostra storia e ai nostri successi. Sergio è stato uno dei più alti rappresentanti del made in Italy nel mondo, un uomo che ha dato credibilità e lustro all'Italia. Un esempio non solo come imprenditore ma anche per il grande impegno civile che ha profuso con una bella passione per il proprio Paese.»

«Lo ha dimostrato come Presidente di Confindustria, Parlamentare e Senatore a Vita – prosegue - definire storico il suo rapporto con la Ferrari è riduttivo, prima con Enzo e poi con me ha realizzato alcuni dei modellli più iconici, la Testarossa o la Enzo stessa per citarne solo due, e vorrei ricordare anche il lavoro che insieme abbiamo fatto per la Maserati Quattroporte che resta una delle vetture più belle di sempre. E' stato un grande esponente del design italiano grazie al suo senso dell'eleganza. Per molti anni è stato anche nel Consiglio di amministrazione della Ferrari e gli sarò sempre profondamente legato, tanto che ho voluto dedicare un modello a lui e a suo figlio Andrea: la SA Aperta.»

Con Enzo Ferrari e con Luca di Montezemolo, Sergio Pininfarina ha infatti intessuto un rapporto di strettissima collaborazione, grande lavoro di squadra e  profonda intesa, dai quali sono nate  vetture che hanno fatto la storia dell'automobilismo. A partire dalla Ferrari 212 Inter Cabriolet del 1952 tutti i modelli GT di serie della Casa di Maranello sono stati disegnati dall'azienda torinese, di cui Sergio divenne presidente nel 1966 succedendo al padre Battista.

La collaborazione Ferrari-Pininfarina si fonda fin dagli esordi sul comune terreno della ricerca e sperimentazione ai massimi livelli ed in oltre 60 anni ha prodotto vetture sempre innovative ed eleganti. Non solo modelli di serie, come la 250 GT Coupè del 1958, la 365GTB4 "Daytona" del 1968, la Testarossa del 1984 ma anche splendide vetture uniche e serie limitate, a partire dalla 375MM commissionata da Roberto Rossellini per Ingrid Bergman nel 1954, fino alla Enzo Ferrari nel 2002.

Mentre il Presidente dell'ACI, Angelo Sticchi Damiani, lo ricorda così: «Con la scomparsa di Pininfarina perdiamo un genio creativo ineguagliabile che ha saputo reinterpretare l’impronta paterna per continuare a portare sulle strade i sogni e le passioni degli italiani coniugando lo stile, l’eleganza e la sportività dell’Italia in automobile. Parafrasando un altro genio recentemente scomparso, gli automobilisti non sapevano quello che volevano finché Pininfarina non glielo faceva vedere.»
 
«Il valore di Sergio Pininfarina continueremo a scoprirlo nel tempo – continua il presidente dell’ACI – perché le sue creazioni sono talmente d’avanguardia che non smettono mai di stupire e di innovare, nello sport automobilistico come nella mobilità quotidiana.»

Il Presidente dell’ASI –Automotoclub Storico Italiano - Roberto Loi, ricorda Sergio Pininfarina dichiarando: «E’ scomparso l’erede del grandissimo Pinin, che, contrariamente a quanto succede spesso in molti casati illustri, ha saputo valorizzare quanto già il padre aveva espresso nell’ambito del design automobilistico.»

«L’armonia, la semplicità, l’equilibrio che hanno sempre contraddistinto le opere della Pininfarina, sono diventate perfezione, sotto la luminosa guida di Sergio che, silenziosamente ci ha lasciati.»

«Torino e il mondo intero perdono un interprete della bellezza; è una parte dei nostri sogni che si addormenta con lui. Si passa improvvisamente dal mondo della fantasia alla realtà.»

«La nostra giovinezza vissuta attraverso le interpretazioni della Pininfarina, diventa improvvisamente maturità nel timore che segua troppo rapidamente la vecchiaia.»
 

Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese

Argomenti

Pubblicità