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Pininfarina nel 2020 celebra il novantesimo anniversario di attività e arriva anche un riconoscimento importante da parte dello Stato italiano. Il Ministero per lo Sviluppo Economico ha infatti deciso di omaggiare l’azienda torinese con l’emissione di un francobollo Si tratta di una iniziativa celebrativa in tiratura limitata a 450mila pezzi che hanno un valore singolo di 1,10 euro.
E non dev’essere stato facile scegliere un solo modello Pininfarina per rappresentare l’importanza che ha avuto nella storia del design dell’automobile. Forse anche per questo, la scelta è caduta su una delle vetture più estreme e nello stesso tempo iconiche della sua scuderia, quasi un augurio per il futuro.
Parliamo della Ferrari Modulo, che si compone come una vera e propria concept car avveniristica. Talmente futuristica, che furono necessari tre anni di progettazione per farla passare dalla matita del designer Paolo Martin a quando i vertici di Pininfarina riuscirono a realizzarla, per poi presentarla al Salone di Ginevra nel 1970. Alta 90 centimetri, l’abitacolo si rivela portando in avanti gran parte del tetto e delle fiancate della vettura e ha una grande sfera nella quale sono posizionati tutti i principali comandi.
Una vettura che ancora oggi sarebbe considerata “folle”, eppure che non solo ha festeggiato 50 anni, ma che oggi può girare su strada. Chi le ha messo la targa è il collezionista James Glickenhaus che è stato in grado di farla omologare.
La Modulo fin dalla prima uscita divenne un punto di riferimento nel design dell’automobile e il suo stile fece il giro del mondo, come per esempio all’Expo di Osaka del 1970 dove venne accolta in modo entusiastico rimarcando lo stile unico Made in Italy.