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Torino non è più la "capitale dell'auto", ma di essa è rimasta la parte meno piacevole, i gas di scarico. Prima città italiana per inquinanti, viaggia intorno al 52° posto nella poco invidiabile classifica delle città che emettono più CO2 al mondo, ma non sembra tanto l'emissione di gas serra a preoccupare il Governatore della Regione Piemonte Alberto Cirio, ma piuttosto le polveri sottili, visto che dal 15 settembre (e fino al 15 aprile 2024) intende applicare un blocco a Torino e in altri 76 comuni alle diesel Euro 5 (auto prodotte prima del 2014). L'intenzione è quella di applicare una sentenza della Corte europea di Giustizia che, se disattesa, porterebbe ad una multa, e l'unico modo per evitarla sarebbe un intervento del Governo presso Bruxelles.
Dal 15 settembre 2023 e fino al 15 aprile 2024, non sarà consentito l’ingresso nei comuni aderenti, tutti i giorni 24 ore su 24, alle auto diesel e benzina fino a Euro 2, GPL e metano fino a Euro 1, ma a queste si aggiungono:
I Comuni che dovranno applicare la norma sono questi
Il ministri Matteo Salvini e Gilberto Pichetto Fratin si stanno adoperando perché il blocco non venga attuato visto che metterebbe in difficolta centinaia di migliaia di piemontesi, studenti e lavoratori che vedranno la loro auto a rischio multa praticamente su quasi tutto il territorio.
La soluzione proposta, che in Lombardia non sta funzionando (qui vi spieghiamo perché) è quella di ricorrere al sistema Move-in che prevede una scatola nera a bordo che registra i chilometri fatti con un massimo di percorrenza annua fissato dall'ARPA Piemonte e diverso per le varie omologazioni. La scatola nera costa circa 30 euro e ha pure un costo annuale di 20 euro, e il Governatore Cirio sta cercando risorse per renderla gratuita (2 milioni di euro) e scalare il costo annuale dalla tassa di possesso.
L'installazione della scatola nera anche in Piemonte incorrerebbe nelle stesse incongruenze che riguardano Area B di Milano: come detto, gli orari del divieto per le Euro 5 Diesel vanno dalle 8 alle 19 e dal lunedì al venerdì, in altri orari è libera, salvo le emergenze. Ma Move-in conteggia i km percorsi 24 ore al giorno e 365 giorni l'anno. Quindi con la sua installazione vengono conteggiate anche le percorrenze che sarebbero altrimenti libere al di fuori degli orari e dei giorni "vietati", festivi compresi. Per il momento le soglie stabilite sono abbastanza alte (9.000 km per i privati, 11.000 per i commerciali, quelle lombarde sono molto più punitive), ma non è detto che rimangano così. La Regione ha una pagina di domande frequenti qui.